LIEVIN (02/02) – L’Italia del ciclocross torna sul gradino più alto di un podio mondiale a distanza esatta di un anno, ancora una volta nella categoria juniores. Lo scorso anno fu grazie a Stefano Viezzi, quest’anno, in una gara epica e resa ancora più difficile dal ghiaccio, è toccato a Mattia Agostinacchio, già campione d’Europa, vestire la maglia iridata. A completare il trionfo della formazione azzurra il terzo posto di Filippo Grigolini, junior al primo anno e autore di una prova superlativa, soprattutto nella seconda parte di gara.
Agostinacchio si è imposto davanti al beniamino locale e sicuramente l’avversario più atteso della vigilia, il francese Bruyere Joumard, che nel corso del quarto giro (dei sei in programma) si era involato solitario, complici anche una serie di cadute che hanno resto la gara particolarmente complessa dal punto di vista tecnico.
Mattia Agostinacchio, proprio nel quarto giro, era scivolato addirittura in quarta posizione, ripreso anche da uno straordinario Grigolini. Una volta cambiata la bicicletta l’alfiere della Fas Airport Services Guerciotti forzato decisamente il ritmo. Staccati gli inseguitori, recupera la decina di secondi che lo separavano dal francese il quale, sospinto da un tifo da stadio, cullava già l’illusione del successo. Quando l’azzurro lo affianca, nel corso della tornata finale, il transalpino non ha più la forza per contrastare il ritmo imposto dal campione d’Europa. Sotto il traguardo il distacco è di 12″. A 30″ giunge un esausto Grigolini, capace, nella seconda parte della tornata di finale, di resistere al ritorno dello spagnolo Noval Suarez.
ITALIA TERZA NEL MEDAGLIERE FINALE – Erano anni che il nostro movimento non chiudeva un Mondiale con tre medaglie, che valgono il terzo posto nel medagliere alle spalle di Olanda e Gran Bretagna. Per la precisione dal mondiale di Monaco, esattamente 28 anni fa (2 febbraio 1997), quando l’attuale CT Pontoni vinse il titolo mondiale élite, terzo posto nella stessa categoria per Luca Bramati e secondo posto di Stefano Toffoletti.
LE DICHIARAZIONI – Soddisfatto il presidente Cordiano Dagnoni: “Un inizio di 2025 davvero scoppiettante. Abbiamo conquistato un oro, un argento e un bronzo. Con meno sfortuna sarebbe potuto arrivare anche il secondo oro, ma il bilancio resta eccezionale. Siamo sul podio del medagliere, al terzo posto assieme alla Francia, dietro a Gran Bretagna e Paesi Bassi: un risultato che conferma la crescita del nostro movimento e di cui possiamo essere orgogliosi.
È particolarmente significativo che il titolo mondiale sia arrivato dalla categoria Juniores, segno che il lavoro che abbiamo avviato con i giovani sta dando frutti concreti. Un plauso va al CT Daniele Pontoni e al suo staff. Al di là delle medaglie, ci sono state anche prestazioni di grande valore: Viezzi, al primo anno tra gli Under 23, ha chiuso con un ottimo quarto posto, mentre Giorgia Pellizotti, nonostante una caduta in partenza, ha raggiunto il nono posto al debutto tra le Juniores. I miei complimenti a tutti gli azzurri impegnati in questi giorni in Francia. Hanno onorato al meglio la Maglia azzurra e sono tutti ragazzi con ampi margini di miglioramento.
Il ciclocross italiano è in salute. L’obiettivo è creare i campioni di domani; i risultati dimostrano che siamo sulla strada giusta. Lo scorso anno abbiamo vinto i Mondiali di ciclocross, strada e pista di categoria; anche in questa stagione siamo partiti sulla stessa lunghezza d’onda. Stiamo costruendo qualcosa di importante e i numeri lo confermano”.
Gli fa eco il CT Pontoni: “I Mondiali si chiudono con il sorriso. È stata una tre giorni intensa, che ci ha regalato tre medaglie e, soprattutto, segnali importanti per il futuro. Dopo queste gare, possiamo guardare ai prossimi anni con ottimismo. Oggi ci godiamo il momento: la doppia medaglia nella categoria Juniores premia il lavoro svolto in questa stagione. Inoltre, la medaglia ottenuta nel Team Relay conferma che siamo tra le migliori nazioni in questa specialità.
Ora ci concentreremo sulla stagione estiva, lavorando sugli aspetti in cui sappiamo di dover migliorare per colmare il gap con le altre nazioni. L’obiettivo è farci trovare pronti per la prossima stagione. Un grazie di cuore anche a tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte, dai tecnici ai meccanici, fino a chi ci ha sostenuto ogni giorno. Il loro contributo è stato fondamentale”.
UOMINI ELITE – Mathieu Van Der Poel ha confermato le previsioni e si è imposto nella gara maschile élite dei Mondiali di Ciclocross a Liévin 2025, dominando la scena sin dai primi minuti di gara. Il campione olandese ha fatto la differenza già dopo poco più di due minuti, regalando agli spettatori un assolo spettacolare che lo ha portato a conquistare il settimo titolo iridato, pareggiando così il record di vittorie di Eric De Vlaeminck nella disciplina.
Per Wout Van Aert, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Partito dalla quarta fila, il belga ha dovuto farsi strada tra il traffico del primo giro, trovandosi anche costretto a frenare bruscamente contro una transenna e rischiando di cadere. Nonostante una rimonta solida, Van Aert ha dovuto accontentarsi della seconda posizione, con un distacco di 45 secondi dal vincitore. A completare il podio è arrivato il campione europeo Thibau Nys, che ha chiuso la gara con un ritardo di 1’06”. Per l’Italia Gioele Bertolini taglia il traguardo il 22esima posizione a +5:35 dal vincitore.
DONNE UNDER 23 – Zoe Backstedt si è confermata campionessa del mondo di ciclocross nella categoria donne Under 23, ottenendo il secondo titolo consecutivo dopo quello conquistato lo scorso anno a Tabor. La giovane britannica, classe 2004 e tesserata per la Canyon Sram, ha dominato la gara fin dalle prime fasi, mettendo in mostra una performance impeccabile. Oltre al successo individuale, Backstedt aveva già vinto il titolo iridato nella prova del Team Relay, disputata venerdì scorso.