Nonostante gli interventi del presidente Dagnoni, la federazione internazionale ha chiarito, ad oggi, che non può essere prorogata ulteriormente l’applicazione della norma.

Il giorno 12 ottobre il settore fuoristrada ha ricordato, con specifico comunicato, che Su indicazione e in conformità alle normative UCI siamo a segnalare quanto previsto dall’articolo 1.3.001bis, i telai e le ruote utilizzati nel ciclocross per l’attività internazionale dalle categorie agonistiche (Elite-Under23-Junior M/F) dovranno necessariamente essere omologati dall’UCI e/o presenti nell’elenco dei telai/ruote approvati dall’UCI.”

Specificando, in particolare, che L’UCI ci comunica ufficialmente che qualsiasi utilizzo di attrezzatura non omologata e/o priva di etichetta UCI (solo telai) comporterà la squalifica o l’impossibilità per il corridore di iniziare la gara.”

Una comunicazione che indica un deciso cambio di strategia dell’Unione Ciclistica Internazionale che fino a qualche mese fa aveva assunto un atteggiamento meno restrittivo. Per capire meglio i termini della questione, ne parliamo con Massimo Ghirotto, Presidente della Commissione Fuoristrada.

Cosa è cambiato rispetto a qualche mese fa?

“Questa disposizione era prevista dal regolamento generale UCI da tempo, ma i commissari internazionali, almeno per quanto riguarda le gare di ciclocross, non l’avevano mai applicata, lasciando evidentemente tempo alle aziende di ottemperare alla stessa. Con un comunicato di questi giorni, invece, la Federazione internazionale ha cambiato approccio, facendo partire i controlli nelle gare internazionali. Ci siamo resi conto che questo repentino cambio di strategia, senza una adeguata preparazione e gradualità, può essere un problema. E’ intervenuto anche il presidente Dagnoni, ricordando all’UCI che una simile decisione, a stagione iniziata, rende più difficile l’adozione del provvedimento, creando al contempo disagi. La Federazione internazionale, da parte sua, ha ribadito la propria decisione. Pertanto non ci resta che ricordare a tutte le società che nelle gare internazionali è necessario presentarsi alla partenza con il materiale omologato dall’UCI come previsto dall’articolo 1.3.001bis delle Norme UCI.”


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Materiale omologato: l'UCI ribadisce l'applicazione dell'art. 1.3.001bis

Nonostante gli interventi del presidente Dagnoni, la federazione internazionale ha chiarito, ad oggi, che non può essere prorogata ulteriormente l'applicazione della norma.

Nonostante gli interventi del presidente Dagnoni, la federazione internazionale ha chiarito, ad oggi, che non può essere prorogata ulteriormente l'applicazione della norma.

Il giorno 12 ottobre il settore fuoristrada ha ricordato, con specifico comunicato, che Su indicazione e in conformità alle normative UCI siamo a segnalare quanto previsto dall'articolo 1.3.001bis, i telai e le ruote utilizzati nel ciclocross per l’attività internazionale dalle categorie agonistiche (Elite-Under23-Junior M/F) dovranno necessariamente essere omologati dall'UCI e/o presenti nell'elenco dei telai/ruote approvati dall’UCI.”

Specificando, in particolare, che L’UCI ci comunica ufficialmente che qualsiasi utilizzo di attrezzatura non omologata e/o priva di etichetta UCI (solo telai) comporterà la squalifica o l'impossibilità per il corridore di iniziare la gara.”

Una comunicazione che indica un deciso cambio di strategia dell’Unione Ciclistica Internazionale che fino a qualche mese fa aveva assunto un atteggiamento meno restrittivo. Per capire meglio i termini della questione, ne parliamo con Massimo Ghirotto, Presidente della Commissione Fuoristrada.

- Cosa è cambiato rispetto a qualche mese fa?

“Questa disposizione era prevista dal regolamento generale UCI da tempo, ma i commissari internazionali, almeno per quanto riguarda le gare di ciclocross, non l’avevano mai applicata, lasciando evidentemente tempo alle aziende di ottemperare alla stessa. Con un comunicato di questi giorni, invece, la Federazione internazionale ha cambiato approccio, facendo partire i controlli nelle gare internazionali. Ci siamo resi conto che questo repentino cambio di strategia, senza una adeguata preparazione e gradualità, può essere un problema. E’ intervenuto anche il presidente Dagnoni, ricordando all’UCI che una simile decisione, a stagione iniziata, rende più difficile l’adozione del provvedimento, creando al contempo disagi. La Federazione internazionale, da parte sua, ha ribadito la propria decisione. Pertanto non ci resta che ricordare a tutte le società che nelle gare internazionali è necessario presentarsi alla partenza con il materiale omologato dall’UCI come previsto dall’articolo 1.3.001bis delle Norme UCI.”


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Materiale omologato: l'UCI ribadisce l'applicazione dell'art. 1.3.001bis

Nonostante gli interventi del presidente Dagnoni, la federazione internazionale ha chiarito, ad oggi, che non può essere prorogata ulteriormente l'applicazione della norma.

Il giorno 12 ottobre il settore fuoristrada ha ricordato, con specifico comunicato, che Su indicazione e in conformità alle normative UCI siamo a segnalare quanto previsto dall'articolo 1.3.001bis, i telai e le ruote utilizzati nel ciclocross per l’attività internazionale dalle categorie agonistiche (Elite-Under23-Junior M/F) dovranno necessariamente essere omologati dall'UCI e/o presenti nell'elenco dei telai/ruote approvati dall’UCI.”

Specificando, in particolare, che L’UCI ci comunica ufficialmente che qualsiasi utilizzo di attrezzatura non omologata e/o priva di etichetta UCI (solo telai) comporterà la squalifica o l'impossibilità per il corridore di iniziare la gara.”

Una comunicazione che indica un deciso cambio di strategia dell’Unione Ciclistica Internazionale che fino a qualche mese fa aveva assunto un atteggiamento meno restrittivo. Per capire meglio i termini della questione, ne parliamo con Massimo Ghirotto, Presidente della Commissione Fuoristrada.

- Cosa è cambiato rispetto a qualche mese fa?

“Questa disposizione era prevista dal regolamento generale UCI da tempo, ma i commissari internazionali, almeno per quanto riguarda le gare di ciclocross, non l’avevano mai applicata, lasciando evidentemente tempo alle aziende di ottemperare alla stessa. Con un comunicato di questi giorni, invece, la Federazione internazionale ha cambiato approccio, facendo partire i controlli nelle gare internazionali. Ci siamo resi conto che questo repentino cambio di strategia, senza una adeguata preparazione e gradualità, può essere un problema. E’ intervenuto anche il presidente Dagnoni, ricordando all’UCI che una simile decisione, a stagione iniziata, rende più difficile l’adozione del provvedimento, creando al contempo disagi. La Federazione internazionale, da parte sua, ha ribadito la propria decisione. Pertanto non ci resta che ricordare a tutte le società che nelle gare internazionali è necessario presentarsi alla partenza con il materiale omologato dall’UCI come previsto dall’articolo 1.3.001bis delle Norme UCI.”