È diventata realtà a tutti gli effetti la costituzione dell’Asd Antonio Franchi per volontà di alcuni sostenitori e appassionati in memoria dell’ex campione di ciclismo scomparso nel 2019, grande gregario di Vito Taccone
Il ciclismo che guarda al movimento giovanile torna ad essere grande fra gli appassionati che popolano la frazione di Sant’Onofrio di Campli, già alla ribalta con la tradizionale gara juniores del mese di luglio.
È diventata realtà a tutti gli effetti la costituzione dell’Asd Antonio Franchi per volontà di alcuni sostenitori e appassionati in memoria dell’ex campione di ciclismo scomparso nel 2019, grande gregario di Vito Taccone, partecipante al Tour de France e alle migliori gare riservate ai professionisti tra gli anni cinquanta e sessanta.
Sceso dalla bicicletta, Antonio Franchi è stato direttore sportivo della Baiengas di Ascoli Piceno e nel medesimo ruolo ha seguito le gesta di Gianluca Capitano campione del mondo su pista nel tandem con Federico Paris.
Con la presidenza affidata a Gabriele Frangioni, la vice presidenza a Giuseppina Ciutti e il ruolo di consiglieri affidato a Eliseo Procaccini, Angelo Gattafù e Alessandro Frangioni, l’unico impegno rilevante del nuovo anno è l’organizzazione del Trofeo Città di Sant’Onofrio il 3 luglio per la categoria juniores, gara già calendarizzata sotto l’egida della Federciclismo Abruzzo e nel 2019 teatro del campionato regionale prima dei due anni di stop a causa della pandemia.
“Il ciclismo rinasce a Sant’Onofrio di Campli grazie alla passione che si nutre in loco per questo sport – spiega Gabriele Pompa in qualità di supervisore tecnico del team – e che ha tutte le attenzioni grazie all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Federico Agostinelli insieme al vice sindaco Antonio Francioni, all’assessore allo sport Agostino Rapini e all’assessore alla sanità Pietro Adriani. Sicuramente l’obiettivo è quello di poter allestire una squadra attrezzata per le categorie giovanili in un futuro prossimo ma davanti alla carismatica figura di Antonio Franchi non potevamo tirarci indietro per dedicare a lui una società ciclistica con base e radici a Sant’Onofrio, nel paese in cui è vissuto”.