I primi davanti al Tempio nel bicentenario di Antonio Canova. Festa Gourmet per 150 a Montebelluna con il patron Zanetti
Dai sassi di Matera al marmo di Canova, un colpo di reni ben piazzato e Tommaso Elettrico taglia il traguardo per primo di fronte al Tempio del Canova nella 6. Granfondo Segafredo che da quest’anno si è spostata a Possagno proprio nel bicentenario della morte del maestro Antonio Canova. Elettrico (Team Cps) ha chiuso i 104km e 1.400m di dislivello totali tra le colline del prosecco di Valdobbiadene e gli ulivi della pedemontana asolana in meno di tre ore, cioè 2h 48’ davanti al friulano Andrea Chiminello (Spezzottobike team), terzo il feltrino Alberto Simonetto (Grondaflorex – Progetto 2012 Sicly Team. La loro gara si è decisa proprio al cospetto del Tempio del Canova negli ultimi 290m che si dividono in una sorta di tre “scalini” con una pendenza in cresendo: il primo al 9%, il secondo al 10-11% e il finale che tocca il 12%. Ed è stato proprio dove la strada si è impennata che Elettrico , fresco di maglia tricolore di categoria a Belluno alla Granfondo del Dragone (in cui però si era dovuto accontentare di un ottavo posto) ha dato il colpo di reni che gli è valso la vittoria quasi al fotofinish.
Vittoria netta invece in campo femminile con la modenese Sonia Passuti (team Staweld Buzzolan) a tornare sul gradino più importante di una granfondo dopo un periodo difficile. Ha chiuso la sua Granfondo dopo 3h e un minuto, 68.ma assoluta. Dietro di lei la vicentina Anna Cadorin (Alpilatte Zanè) che ha chiuso in 3h03’ e 10’ dopo ha tagliato il traguardo la triestina Meri Perti (Eppinger Team).
Come dicevamo, 104 i km da percorrere da Possagno verso le colline del prosecco, la salita di Combai, rientro verso la Pedemontana e salita di Forcella Mostaccin da Maser, discesa e poi rientro non prima di aver scalato anche la salita di Cassanego, ultimo strappo poi davanti all’opera monumentale di Canova
Il presidente di Segafredo Spa, Massimo Zanetti, con l’amministratore unico di Segafredo Zanetti Grandi Eventi Luca Baraldi non ha voluto mancare alla premiazione dei vinictori del trofeo importante, portando il proprio saluto ai quasi mille iscritti che alle 7.30 si sono schierati lungo lo Stradone del Tempio, davanti all’opera simbolo di Canova a Possagno. Zanetti ha ribadito l’importanza di eventi sportivi di questo tipo e dello sport in generale tra i giovani, portatore di valori importanti.
Proprio lo stesso Zanetti era stato protagonista della pedalata Gourmet Segafredo. sabato, a Montebelluna di scena invece la Segafredo Gourmet: una pedalata sul Montello dedicata a 150 partecipanti da tutta Italia guidati dal Presidente Zanetti e la moglie Sigrid con partenza e arrivo a Villa Guillon-Mangilli e fermate gourmet lungo il percorso.
A dare la partenza della Granfondo Segafredo ieri mattino c’era il sindaco di Possagno, Valerio Favero, entusiasta di questa prima edizione della granfondo nel suo territorio e che fino all’anno scorso si svolgeva ad Asolo: “È un orgoglio enorme avere questa splendida manifestazione a Possagno e ringrazio il presidente Zanetti e gli organizzatori per aver scelto noi e l’area del Tempio come fulcro di questo evento in questo anno particolare in cui celebriamo i 200 anni dalla morte di Antonio Canova. Lo sport è l’anima di ogni persona, c’è fatica, sacrificio, impegno, c’è volontà di raggiungere un risultato e tutto questo è all’intero della granfondo”
Sui pedali alla partenza anche Fausto Pinarello che poi ha premiato i vincitori del circuito Maglia Nera dedicato alla memoria di “Nani” Pinarello, la maglia nera più famosa della storia del ciclismo. “Grazie all’azienda Segafredo per il sostegno al circuito e a Possagno per averci regalato questo traguardo spettacolare – ha detto Pinarello – Adesso stiamo pensando all’edizione 2023, vorremmo rifare il circuito ma è una grande impegno, gli organizzatori ci sollecitano, ci prendiamo qualche settimana per riflettere, a inizio ottobre avremo le idee più chiare”.
Il circuito, di cui la Segafredo era la tappa finale, era articolato in 8 tappe, oltre a quella di Possagno c’erano la “Corsa per Haiti” a Cividale, la Alè la Merckx a Verona, la Granfondo di Padova, la Sportful Dolomiti Race a Feltre, la Granfondo Pinarello a Treviso, la “Felice Gimondi” a Bergamo e la Granfondo del Dragone a Belluno.
Nella classifica per società, basata sui km percorsi dai tesserati (quindi più partecipanti alle granfondo significava più km) ha vinto anche quest’anno Il Team guidato proprio da Pinarello con 25.796km percorsi, davanti all’Asd Bike team Fontanelle e al Sant’Anna team di Crocetta.
Le classifiche complete nel sito http://granfondo.segafredo.it/