Siamo in attesa che il Parlamento approvi la nuova norma che dovrebbe introdurre maggiore rispetto e attenzione da parte dei conducenti di mezzi a motore nei confronti di noi utenti e amanti della bicicletta.
Quest’anno, in particolare, abbiamo avuta una recrudescenza di eventi mortali che hanno colpito anche grandi campioni, come SCARPONI e HAYDEN, ma spesso la cronaca si dimentica di riportare a livello nazionale i molti altri casi drammatici che purtroppo si susseguono sul territorio e riguardano persone comuni.
Di fronte a queste tragedie sollecitiamo il parlamento affinché approvi questo atteso provvedimento.
Lo slogan “Rispettiamoci” ha doppia valenza, ovvero rispetto reciproco perché anche chi pedala deve rispettare il codice della strada, qui scatta un po’ di sana autocritica, anche noi dobbiamo rispettare gli altri fruitori della strada, automobilisti compresi.
Spesso noi ciclisti ci dimentichiamo di rispettare il codice della strada.
Per questo è Importante riassumere brevemente alcune norme di comportamento:
- Si deve procedere su un’unica fila quando le condizioni lo richiedono;
- Non si deve mai essere affiancati in numero superiore a 2;
- Fuori dai centri abitati si deve procedere sempre su un’unica fila, se dobbiamo dare il cambio al capofila l’operazione deve essere svolta nel più breve tempo possibile;
- Un minore di anni dieci può procedere alla destra di un adulto;
- I cambi di direzione vanno segnalati con il braccio;
- Non si può pedale con alle orecchie cuffie per l’ascolto di musica;
Purtroppo troppo spesso una volta in sella alla bicicletta e inseriti in un gruppo (non parliamo di manifestazioni regolarmente autorizzate), ci dimentichiamo degli altri utenti ed ecco che non è infrequente vedere ciclisti transitare su strade strette affiancati in due o più persone che dialogano convivialmente creando problemi alla circolazione degli altri mezzi.
Se vogliamo il giusto rispetto e la giusta attenzione evitiamo di creare situazioni conflittuali.
Nelle nostre uscite ricordiamoci di rimanere educati, non è edificante vedere che quando un auto con un colpo di clacson ci avvisa che sta giungendo o ci invita a metterci in fila indiana, il gruppo risponda con gestacci e insulti.
Questi comportamenti creano una spaccatura tra i ciclisti e gli altri utenti e non aiutano a costruire quella cultura improntata sul rispetto reciproco e attenzione nei confronti dei ciclo utilizzatori che manca nel nostro Paese.
Buone pedalate, indossate sempre il casco e….ricordatevi: #RISPETTIAMOCI