Il sedicenne di Andora si è imposto a Paesana nel 65° Gran Premio U.C.A.T., al termine di una fuga solitaria nata già dopo una dozzina di chilometri. Tommaso Quaglia, secondo, completa la festa del Team F.lli Giorgi
PAESANA (CN) – Ci sono volute solo una quindicina di gare per assistere al primo successo su strada in carriera di Matteo Mengarelli, ex biker ligure da quest’anno alla corte del presidente Carlo Giorgi. Il sedicenne di Andora si è imposto a Paesana nel 65° Gran Premio U.C.A.T., al termine di una fuga solitaria nata già dopo una dozzina di chilometri.
«Sinceramente non me l’aspettavo», confessa l’atleta ligure, al suo primo anno in categoria. «Ho provato ad allungare già al termine della prima salita, ma non c’è stato modo di andarsene. Il secondo tentativo è stato quello buono; sono riuscito a evadere con un atleta del Brunero 1906, che poi si è rialzato qualche chilometro più tardi. A quel punto ho proseguito da solo, consapevole che la mia azione avrebbe potuto aiutare i miei compagni nel gruppo».
Compagni che invece hanno coperto le spalle al battistrada, collaborando così alla buona riuscita di una fuga di quasi 80 km.
«Ieri a Bugnate era arrivata la prima vittoria di Giacomo Rosato, oggi è toccato a me; siamo già a quota dodici vittorie, conquistate con sette atleti diversi; segno di una squadra molto forte e compatta, come testimonia il secondo posto di Tommaso Quaglia, che ha preceduto il gruppo».
foto Rodella