Nella giornata conclusiva ancora un oro con Pittacolo nella categoria C4 e un argento nella staffetta con Mestroni, Mazzone e Colombari penalizzati di una posizione per cambio irregolare. Italia chiude con 19 medaglie di cui 6 d’oro e il primo posto nel ranking.
OSTENDA – La gioia di Federico Mestroni, Luca Mazzone, Diego Colombardi e di tutto la staff azzurro per la vittoria nella staffetta conclusiva, con il passare dei minuti si trasforma in delusione per una penalizzazione (per cambio irregolare) che alla fine ha visto l’Italia retrocedere al secondo posto; un piazzamento questo che però non cancella un fine settimana all’insegna dei colori azzurri in una prima prova di Coppa del Mondo di Paraciclismo andata in scena ad Ostenda, in Belgio. Il medagliere finale è di 6 medaglie d’oro, 8 d’argento e 5 di bronzo, per un totale di 19 metalli che vale il terzo posto per numero di ori (alle spalle di Olanda e Gbr) ma il primo per numero complessivo di medaglie vinte. A queste vanno aggiunte anche una medaglia d’oro, due di argento e due di bronzo che non sono state conteggiate nel medagliere ufficiale perché è mancata la classificazione UCI degli atleti. Nella giornata di oggi, alle 17 di ieri si aggiungono l’oro di Michele Pittacolo e l’argento della staffetta.
Il presidente FCI Dagnoni, presente oggi ad Ostenda, stila un primo bilancio complessivo: “Sono felice di essere qui e di poter condividere con un gruppo fantastico questo record di medaglie. Ho avuto modo di apprezzare il clima sereno che si respira un questa Nazionale; un clima di condivisione e di voglia di collaborare. Ho la netta percezione di essere al cospetto di un gruppo unito, impegnato nel dare il massimo e i risultati di questi giorni ne sono la conferma. Mi piace sottolineare il contributo dei nuovi entrati che si sono perfettamente integrati con i veterani e che permettono a questa nazionale di avere ancora grandi margini di miglioramento.”
Il secondo posto nel Team Relay (vittoria alla Francia) conferma, comunque, come in questa disciplina non siamo campioni olimpici per caso. Una dimostrazione di compattezza, spirito di squadra e talento: cambiano negli anni i protagonisti ma il team relay resta ‘la nostra’ gara. Siamo così ‘dentro’ questa prova che oggi Rino De Candido ha voluto provare addirittura due terzetti. Il primo con due terzi del team in grado di vincere l’oro in Giappone, con Mestroni al posto di Cecchetto, ed un secondo composto da Christian Giagnoni, Francesca Porcellato e Martino Pini, giunto poi quinto (su 13!).
Al cospetto del presidente federale Dagnoni, i ragazzi del CT De Candido erano precedentemente saliti ancora una volta sul gradino più alto del podio con Michele Pittacolo, nella MC4, che ha battuto in volata l’americano John Terrell. Si ferma ai piedi del podio, invece, Giancarlo Masini, quarto nella prova C1, alle spalle del vincitore Ricardo Ten Argiles, e dei tedeschi Pierre Senska e Michael Teuber. Da segnalare anche il 15° posto di Fabio Radrizzani e il 18° di Andrea Casadei.
Epilogo in volata a ranghi ridotti nella categoria C5 e vittoria per il francese Kevin Le Cunff. Andrea Tarlao ha provato anche lui lo sprint, ma si è dovuto accontentare di un onorevole quinto posto. Stesso piazzamento anche per Claudia Cretti, nella C5 femminile, in una gara vinta dall’argentina Mariela Analia Delgado e che si è conclusa in un arrivo di una decina di atlete in volata. Faceva parte del gruppo, oltre alla Cretti, anche l’altra azzurra in gara, Eleonora Mele, che ha chiuso settima.
Nella C3 femminile l’esordio in una prova di Coppa della plurimedagliata di paracanoa Veronica Yoko Plebani è valso un decimo posto che lascia ben sperare per il futuro. Ha vinto la prova la giapponese Keiko Sugiura. (au)
foto fci