Conosciuto da tutti e non solo nell’ambiente del ciclismo come “Ciuffino”. E’ morto dopo una lunga malattia all’età di 74 anni

Prato – Più che Mauro Vannucchi che era il nome e cognome di questo personaggio del mondo sportivo pratese, era conosciuto da tutti e non solo nell’ambiente del ciclismo come “Ciuffino”. A Cafaggio di Prato dove Mauro Vannucchi risiedeva, è morto dopo una lunga malattia all’età di 74 anni compiuti lo scorso primo marzo, quello che è stato un’esemplare “gregario” definizione non più in uso nel ciclismo di oggi, ma ruolo importantissimo che Vannucchi seppe onorare con grande capacità. E’ stato un fedelissimo del gruppo sportivo Magniflex di Fontanelle di Prato. Vinse il Giro del Montalbano nel ‘66 e già da dilettante indossò quella maglia per poi passare professionista con la Magniflex dei fratelli Magni nel 1970. Otto anni nei professionisti con il marchio pratese fino al 1977 quando cessò l’attività. Nessuna vittoria ma sempre al servizio dei compagni di squadra, disputando tutte le classiche del ciclismo nazionale oltre a 5 Giri d’Italia e due di Spagna. E ricordato da tutti personaggio sempre sorridente, disponibile, un vero amico che sapeva scherzare e farsi apprezzare per come sapeva interpretare la professione di ciclista disimpegnandosi sempre in maniera brillante. Alla famiglia di Mauro Vannucchi le espressioni del più vivo cordoglio.

Antonio Mannori


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana