Una manifestazione cicloturistica non competitiva che ha l’obiettivo di far rivivere biciclette d’altri tempi sulle strade della media valle del Liri e della Val Comino.
Cresce l’attesa per la 5^ edizione della Ciclostorica “Dalle cascate al lago”, un evento organizzato dalla società sportiva “Ciclistica Isola del Liri – Leone Team” sotto l’egida di Federciclismo e di “Isola Liri BIKE Festival” che gode anche dei patrocini della Regione, della Provincia e di diversi Comuni e Pro Loco.
Si tratta di una manifestazione cicloturistica non competitiva che ha l’obiettivo di far rivivere biciclette d’altri tempi sulle strade della media valle del Liri e della Val Comino.
Come sempre è confermata la dedica ad un personaggio del ciclismo eroico che quest’anno è stato individuato nel corridore e cicloviaggiatore Sisto Pagnanelli. Conosciutissimo tra gli appassionati come “Sistuccio” è scomparso nel 1977 dopo una vita passata dapprima come corridore e poi come cicloviaggiatore a tutto tondo, da vero appassionato delle due ruote. La bicicletta utilizzata sia per la vita di tutti i giorni che per i viaggi e i trasferimenti più lunghi non disponendo neanche della patente di guida.
La manifestazione si sviluppa per la prima volta in due giornate. Sabato 9 è prevista una staffetta sul percorso di 12 km che porta da Isola del Liri a Civitavecchia di Arpino. Pochissime le regole fissate dagli organizzatori… 4 componenti con un nome di squadra e magliette uguali, frazioni di 3 km ognuna con arrivo previsto all’interno della magnifica Acropoli di Civitavecchia dove sono previste foto e ristoro finale. Divertimento puro per ammirare, durante il percorso, i panorami della Valle del Liri dalla strada provinciale che si inerpica verso la patria di Cicerone.
Domenica 9 invece la ciclostorica vera e propria con la pedalata di gruppo. Due i percorsi proposti da coprire con biciclette di costruzione precedente al 1987, sia da corsa che da passeggio. Per i più tecnici e addentro alle cose del ciclismo eroico una bici da corsa, per essere considerata d’epoca e poter essere utilizzata in questo tipo di manifestazioni, deve avere alcuni requisiti essenziali; in particolare deve avere le gabbiette con le cinghie di cuoio ai pedali, i fili dei freni esterni al nastro manubrio e le leve del cambio sul tubo obliquo del telaio. Per i meno tecnici invece, può essere utilizzata qualsiasi bici da passeggio purchè costruita prima degli anni 80. Magari una bellissima bicicletta con i cosiddetti freni a bacchetta oppure una fantastica Graziella, un vero e proprio mito degli anni 60 e 70 che molti di noi hanno usato e che è ancora presente nelle nostre case a volte ben tenuta, a volte coperta di polvere ma sempre pronta a partire.
Insomma, stabiliti pochi requisiti di base, l’importante è pedalare come i ciclisti di una volta, meglio con un abbigliamento adeguato e coerente con il periodo storico di costruzione della bicicletta utilizzata.
I percorsi sono due di diversa lunghezza e con diverse difficoltà tecniche; il primo è lungo 39 km circa con 300 mt di dislivello e parte da Isola del Liri, dove è basata tutta la manifestazione, fino a Posta Fibreno e ritorno passando da Sora. Il secondo, è lungo circa 82 km con 1100 mt di dislivello e si inoltra in Val Comino fino a raggiungere il Lungo Melfa, toccando praticamente tutti i borghi più belli di questo fantastico territorio. Fontechiari, Casalvieri, Atina, Gallinaro, San Donato, Alvito e Vicalvi. E, ovviamente le altre località come Posta Fibreno, Broccostella, Sora e Isola del Liri comuni ai due percorsi che in parte si sovrappongono.
Ben tre ristori e un aperitivo saranno a disposizione dei ciclisti lungo i tracciati, ognuno con caratteristiche ben precise. I ristori sono a Casalvieri nella vigna di cabernet di Casale Caira, uno dei più noti produttori locali, a San Donato Val Comino a cura del Comune e della Pro Loco con formaggi e produzioni tipiche e sul magnifico lungolago di Posta Fibreno a cura del locale Bar Collando. L’aperitivo è offerto a pochi km dal traguardo presso il Bar Caffè Esedra che si trova a Sora in C.so Volsci. Infine il pranzo finale anch’esso a base di prodotti tipici locali in P.za XX settembre al cospetto della cascata grande.
Insomma una manifestazione che vuole contribuire alla promozione di tutte le tipicità del territorio oltre gli aspetti ambientali e naturalistici che, certamente non mancano e che hanno sempre dato grande soddisfazione ai partecipanti.
Al termine anche tre premi assegnati da una apposita giuria. Un premio “eleganza – la bici più bella” riservato a coloro che espongono (gratuitamente) la propria bicicletta senza partecipare alla pedalata. Un premio per le “bici pieghevoli – Graziella e simili” riservato a questo particolare tipo di bici e, infine un premio “coerenza – bici e abbigliamento” riservato a coloro che saranno alla partenza della ciclostorica.
Eccellenti le collaborazioni avviate dagli organizzatori con altri eventi simili anche in prospettiva futura. Infatti la Ciclostorica “dalle cascate al lago” fa parte di un circuito denominato “Ciclostoriche del Sud – Giro delle Regioni” che comprende la consolidata collaborazione con la Marittima di Scauri, la Vulcanica di Napoli e la Maleventum di San Giorgio del Sannio e che punta nel 2023 ad ampliarsi ulteriormente.