Diciotto giorni fa aveva tagliato il traguardo dei 90 anni. Oggi Franco Vita, storico autista di Alfredo Martini e suo compagno nel ciclismo per una vita intera ha chiuso per sempre gli occhi. I funerali sono previsti per domenica 23 ottobre alle ore 15 presso la chiesa di San Frediano a Vecchiano
Vecchiano, 21 ottobre 2022 – Diciotto giorni fa aveva tagliato il traguardo dei 90 anni. Oggi Franco Vita, storico autista di Alfredo Martini e suo compagno nel ciclismo per una vita intera ha chiuso per sempre gli occhi. E’ stato lo scudiero, per certi versi l’ombra di Martini, schietto ed onesto. Meccanico e direttore sportivo nella Vecchianese a livello dilettanti, Vita conobbe i fratelli Ferretti a Capannoli e Alfredo Martini, che era il direttore sportivo di quella squadra professionisti pisana e che lo volle meccanico. Era il 1968. Quattro anni alla Ferretti, come meccanico e anche direttore sportivo, poi alla Sammontana. Dal 1975, per 23 anni accanto al c.t. della nazionale e quindi compagno di viaggio anche dopo di Alfredo Martini, e fedele servitore della nazionale azzurra con altri tecnici, come Franco Ballerini, Paolo Bettini, Davide Cassani. Un uomo sempre pronto e disponibile, un servitore umile e meraviglioso del ciclismo e soprattutto della Nazionale Azzurra. Oggi lo piangono tutti, a Vecchiano dove abitava, e in tutti gli ambienti del ciclismo dove era conosciuto ed apprezzato. Ai familiari di Franco Vita giungano le espressioni del più profondo cordoglio da parte di tutto il movimento ciclistico toscano e nazionale. I funerali sono previsti per domenica 23 ottobre alle ore 15 presso la chiesa di San Frediano a Vecchiano (Pi).
Il presidente, Cordiano Dagnoni, lo ha ricordato con queste parole: “E’ un grande dispiacere per tutto il mondo del ciclismo. L’ho sempre incontrato alla guida dell’auto dei CT, prima con Alfredo Martini, poi con Antonio Fusi, Franco Ballerini, Paolo Bettini e Davide Cassani. Franchino, come lo chiamavano tutti, era sempre sorridente e con quel piglio tipico dei toscani. Personalmente ho un bellissimo ricordo, così come quando sono stato eletto presidente fu uno dei primi a complimentarsi con me”. Dagnoni conclude: “Nell’ambito azzurro un successo dietro l’altro, lui alla guida dell’ammiraglia: 44 mondiali disputati, dieci medaglie d‘oro con i vari campioni che diventano 16 con quelle d’argento. Dal 1975 (primo mondiale con il compianto Alfredo Martini alla guida della Nazionale), Franco Vita non ha perso un mondiale nel suo ruolo, come dire, di factotum della Nazionale italiana. Insomma, una vera e propria istituzione”.
Antonio Mannori