La Commissione del prestigioso Premio Giglio D’Oro che accompagna il ciclismo italiano dal 1974, ha definito la “rosa” dei premiati dell’edizione 2020, la cui cerimonia di premiazione a seguito del corona virus, è slittata al nuovo anno e si svolgerà a tappe.
CALENZANO (FI) – La Commissione del prestigioso Premio Giglio D’Oro che accompagna il ciclismo italiano dal 1974, ha definito la “rosa” dei premiati dell’edizione 2020, la cui cerimonia di premiazione a seguito del corona virus, è slittata al nuovo anno e si svolgerà, diciamo a tappe e in tempi diversi, tenuto conto della disponibilità e presenza dei sette personaggi da premiare, al Ristorante Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano. La sua grande stagione su pista (iridato dell’inseguimento), nelle crono (campione del mondo a Imola) e lo straordinario Giro d’Italia, hanno consentito a Filippo Ganna di aggiudicarsi il 47° Giglio D’Oro, premio (unico in Italia) per il miglior professionista italiano della stagione, organizzato da Saverio Carmagnini e dal figlio Lorenzo, attuale presidente della società sportiva Giglio D’Oro affiliata alla Federazione Ciclistica Italiana, patrocinato del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’USSI e dalla Regione Toscana.
Altri premiati saranno Giacomo Nizzolo per aver vinto il Campionato Europeo e quello italiano, e Andrea Bagioli, quale rivelazione della stagione al quale andrà il Memorial Gastone Nencini. Il premio Gino Bartali per il C.T. della pista Marco Villa, quello International Franco Ballerini a Giuseppe Saronni, vincitore di tre edizione del Giglio D’Oro, mentre Ernesto Colnago è stato scelto per il premio Alfredo Martini “Maestri dello Sport”. Infine a completare il “Settebello” dei premiati la novità voluta dal giovane presidente della società sportiva Giglio D’Oro Lorenzo Carmagnini, con l’istituzione del premio “Cultura dello Sport Giglio D’Oro” per chi scrive di ciclismo, con assegnazione della prima edizione al collega Sergio Neri, firma prestigiosa e direttore editoriale del mensile Bicisport. Altra novità quella per il vincitore del Giglio D’Oro, al quale andrà anche una splendida scultura in bronzo realizzata dalla nota ed apprezzata ditta Italfama di Calenzano, nata nel 1976 ad opera di Aldo Marsili. Non assegnati invece per la scorsa stagione vista la ridotta attività svolta, il premio Giglio 2 per il miglior juniores, ed il Memorial Tommaso Cavorso per gli esordienti, quest’ultimo legato al tema della sicurezza per chi va in bici, aspetto che sta particolarmente a cuore agli organizzatori del Giglio D’Oro, che renderanno note le date di premiazione dei singoli vincitori, appena avranno la disponibilità della loro presenza in Toscana, con la consegna dei riconoscimenti nel rispetto dei protocolli sanitari previsti.
Antonio Mannori