Daniele Bennati, Paolo Sangalli, Marco Velo e Marino Amadori hanno visionato i circuiti sui quali si svolgeranno le prove iridate dal 5 al 13 agosto.
Il 29 e 30 marzo i CT Daniele Bennati, Marco Velo, Paolo Sangalli e Marino Amadori hanno svolto il sopralluogo in Scozia per studiare i percorsi dei Campionati del Mondo strada e Crono che si svolgeranno a Glasgow tra il 5 e il 13 agosto.
Daniele Bennati, CT professionisti, che nella giornata di martedì l’ha pedalato sotto una fitta pioggia, realizzando anche delle riprese: “L’ho fatto in bicicletta perché alcuni tratti, nella viabilità ordinaria, sono a senso unico e pertanto l’unico modo per farli era in bici.
La distanza (circa 274 km) è degna di un Campionato del Mondo. I primi 130 km in linea saranno in una zona aperta e il vento giocherà un ruolo fondamentale. A livello altimetrico non ci sono grandi difficoltà , mentre il circuito (14 km da affrontare 10 volte) è molto nervoso. Tanti piccoli strappi che renderanno la corsa veloce e impegnativa, soprattutto nella parte finale. Le tantissime curve, ben 42, che si dovranno affrontare costringeranno a rilanciare la velocità . Non è un percorso da scalatori; ricorda una classica del Nord. Serviranno passisti veloci, gente capace di cambiare ritmo e andare forte sulla distanza“.
Marco Velo, CT Crono: “Per quanto riguarda le prove individuali, il percorso è da specialisti, molto lineare, leggermente mosso nel finale con lo strappo al Castello di Stirling sul pavé (circa 900 metri) che sarà probabilmente decisivo. Le distanze sono esigenti: 48 km per i pro, 36 per U23 e donne, 23 km per juniores maschile e 13 per juniores femminile”. Discorso diverso per quanto riguarda la staffetta mista, che ha sempre regalato medaglia alle nostre formazioni: “Ci sono troppe curve e non esalta l’attitudine degli specialisti. Sarà molto fisico: bisognerà studiarlo bene e sfruttare al meglio la possibilità che avremo di provarlo nei giorni precedenti”.
Paolo Sangalli, CT donne: “Un circuito adatto a cicliste complete e veloci, come ad esempio Elisa Balsamo. Fortunatamente di atlete con simili caratteristiche in Italia ne abbiamo diverse. Elisa Longo Borghini potrebbe fare bene: la sua qualità è imprescindibile per la Nazionale. Il tratto in linea di 62 km presenta molti saliscendi, anche se il fondo stradale è brutto. Sarà importante farsi trovare sempre nelle prime posizioni del gruppo, perché ci saranno numerosi rilanci a causa delle tantissime curve e degli strappi corti ma esplosivi. Senza contare l’incognita vento, che avrà meno importanza nella parte cittadina ma nei chilometri iniziali potrebbe mettere in difficoltà . Il circuito non è adatto ai recuperi.”
Marino Amadori, CT Under 23: “Sembra un labirinto con tutte queste curve; molto tecnico, un susseguirsi di ondulazioni, con strappi brevi e tanti rilanci. Occhio al clima: lo considero particolare già senza pioggia, figuriamoci con il maltempo”.
Nelle foto: in altro i ct durante il sopralluogo; sotto: il rettilineo di arrivo