Il 22enne di Tolmezzo, già campione su pista con titoli olimpici, mondiali e europei, al suo primo Giro d’Italia lascia il segno con una volata imperiosa. Il complimenti del presidente Dagnoni.

L’Italia del ciclismo attendeva, a questo Giro d’Italia, Filippo Ganna ed invece, a 24 ore di distanza dal secondo posto del campione verbanese, arriva il successo di quello che forse possiamo considerare il suo erede, Jonathan Milan.

Il 22enne di Tolmezzo, già campione formato su pista con titoli olimpici, mondiali e europei, al suo primo Giro d’Italia lascia il segno con una volata imperiosa a San Salvo, dopo 200 chilometri nella seconda frazione della corsa rosa. Il friulano aveva vinto al Saudi Tour a gennaio e coglie anche un piccolo record: è il più giovane italiano a vincere una tappa da quando Ciccone vinse nel 2016. Parlando di volate, invece, solo Mario Cipollini nel 1989 aveva vinto da più giovane. Alle sue spalle sono giunti David Dekker (Arkéa-Samsic) e Kaden Groves (Alpecin Deceuninck).

“Sapevo di stare bene – ha dichiarato l’atleta della Bahrain Victorious subito dopo il traguardo – e ci tenevo a ben figurare a questo mio primo Giro. Ieri dopo la crono avevo sensazioni positive, ma non pensavo di riuscire a centrare il bersaglio al primo tentativo. Sono veramente contento”.

La tappa, destinata ai velocisti, ha mantenuto fede ai pronostici per regalare la vera emozone a 3 chilometri dall’arrivo, quando una caduta ha selezionato un gruppetto di una cinquantina di corridori. Ne faceva le spese, tra gli uomini veloci, Cavendish, che era rimasto indietro.

Jontahan si tiene nelle prime posizioni, pilotato da Pasqualon battezza la ruota di Groves e quando vede il varco giusto lo supera a sinistra, contenendo il recupero di Dekker. Vince con un bicicletta di vantaggio.

Soddisfatto tutto il team ed anche il presidente della Federazione Cordiano Dagnoni, che commenta il successo di un ragazzo che rappresenta anche il presente e il futuro della pista azzurra: ‘Jonathan l’abbiamo visto crescere fino a diventare uno dei pilastri del nostro quartetto dell’inseguimento e della Nazionale pista. Un atleta di grande talento con un carattere d’oro e un professionista esemplare. Un ragazzo che nonostante i tanti successi ha mantenuto l’umiltà e la voglia di crescere e migliorarsi. Ha ancora ampi margini di crescita e i suoi limiti non sono ancora noti.

Una volta di più si dimostra l’importanza dell’attività su pista nella formazione di un atleta completo. Il successo di Milan, inoltre, è forse la migliore risposta a quanti vogliono il nostro movimento in difficoltà nelle gare su strada. Abbiamo tanti giovani che pian piano stanno maturando. Mi auguro di vederne altri sul podio già a questo Giro.’

foto sprintcyclingagency.com

RISULTATO DI TAPPA
1 – Jonathan Milan (Bahrain – Victorious) – 202 km in 4h55’11’’, alla media di 41.059 km/h
2 – David Dekker (Team Arkéa Samsic) s.t.
3 – Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step)
2 – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 22″
3 – João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 29″


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Giro d'Italia - Jonathan Milan un fulmine a San Salvo

Il 22enne di Tolmezzo, già campione su pista con titoli olimpici, mondiali e europei, al suo primo Giro d'Italia lascia il segno con una volata imperiosa. Il complimenti del presidente Dagnoni.

Il 22enne di Tolmezzo, già campione su pista con titoli olimpici, mondiali e europei, al suo primo Giro d'Italia lascia il segno con una volata imperiosa. Il complimenti del presidente Dagnoni.

L'Italia del ciclismo attendeva, a questo Giro d'Italia, Filippo Ganna ed invece, a 24 ore di distanza dal secondo posto del campione verbanese, arriva il successo di quello che forse possiamo considerare il suo erede, Jonathan Milan.

Il 22enne di Tolmezzo, già campione formato su pista con titoli olimpici, mondiali e europei, al suo primo Giro d'Italia lascia il segno con una volata imperiosa a San Salvo, dopo 200 chilometri nella seconda frazione della corsa rosa. Il friulano aveva vinto al Saudi Tour a gennaio e coglie anche un piccolo record: è il più giovane italiano a vincere una tappa da quando Ciccone vinse nel 2016. Parlando di volate, invece, solo Mario Cipollini nel 1989 aveva vinto da più giovane. Alle sue spalle sono giunti David Dekker (Arkéa-Samsic) e Kaden Groves (Alpecin Deceuninck).

"Sapevo di stare bene - ha dichiarato l'atleta della Bahrain Victorious subito dopo il traguardo - e ci tenevo a ben figurare a questo mio primo Giro. Ieri dopo la crono avevo sensazioni positive, ma non pensavo di riuscire a centrare il bersaglio al primo tentativo. Sono veramente contento".

La tappa, destinata ai velocisti, ha mantenuto fede ai pronostici per regalare la vera emozone a 3 chilometri dall'arrivo, quando una caduta ha selezionato un gruppetto di una cinquantina di corridori. Ne faceva le spese, tra gli uomini veloci, Cavendish, che era rimasto indietro.

Jontahan si tiene nelle prime posizioni, pilotato da Pasqualon battezza la ruota di Groves e quando vede il varco giusto lo supera a sinistra, contenendo il recupero di Dekker. Vince con un bicicletta di vantaggio.

Soddisfatto tutto il team ed anche il presidente della Federazione Cordiano Dagnoni, che commenta il successo di un ragazzo che rappresenta anche il presente e il futuro della pista azzurra: 'Jonathan l'abbiamo visto crescere fino a diventare uno dei pilastri del nostro quartetto dell'inseguimento e della Nazionale pista. Un atleta di grande talento con un carattere d'oro e un professionista esemplare. Un ragazzo che nonostante i tanti successi ha mantenuto l'umiltà e la voglia di crescere e migliorarsi. Ha ancora ampi margini di crescita e i suoi limiti non sono ancora noti.

Una volta di più si dimostra l'importanza dell'attività su pista nella formazione di un atleta completo. Il successo di Milan, inoltre, è forse la migliore risposta a quanti vogliono il nostro movimento in difficoltà nelle gare su strada. Abbiamo tanti giovani che pian piano stanno maturando. Mi auguro di vederne altri sul podio già a questo Giro.'

foto sprintcyclingagency.com

RISULTATO DI TAPPA
1 - Jonathan Milan (Bahrain - Victorious) - 202 km in 4h55’11’’, alla media di 41.059 km/h
2 - David Dekker (Team Arkéa Samsic) s.t.
3 - Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 - Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step)
2 - Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 22"
3 - João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 29"


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Giro d'Italia - Jonathan Milan un fulmine a San Salvo

Il 22enne di Tolmezzo, già campione su pista con titoli olimpici, mondiali e europei, al suo primo Giro d'Italia lascia il segno con una volata imperiosa. Il complimenti del presidente Dagnoni.

L'Italia del ciclismo attendeva, a questo Giro d'Italia, Filippo Ganna ed invece, a 24 ore di distanza dal secondo posto del campione verbanese, arriva il successo di quello che forse possiamo considerare il suo erede, Jonathan Milan.

Il 22enne di Tolmezzo, già campione formato su pista con titoli olimpici, mondiali e europei, al suo primo Giro d'Italia lascia il segno con una volata imperiosa a San Salvo, dopo 200 chilometri nella seconda frazione della corsa rosa. Il friulano aveva vinto al Saudi Tour a gennaio e coglie anche un piccolo record: è il più giovane italiano a vincere una tappa da quando Ciccone vinse nel 2016. Parlando di volate, invece, solo Mario Cipollini nel 1989 aveva vinto da più giovane. Alle sue spalle sono giunti David Dekker (Arkéa-Samsic) e Kaden Groves (Alpecin Deceuninck).

"Sapevo di stare bene - ha dichiarato l'atleta della Bahrain Victorious subito dopo il traguardo - e ci tenevo a ben figurare a questo mio primo Giro. Ieri dopo la crono avevo sensazioni positive, ma non pensavo di riuscire a centrare il bersaglio al primo tentativo. Sono veramente contento".

La tappa, destinata ai velocisti, ha mantenuto fede ai pronostici per regalare la vera emozone a 3 chilometri dall'arrivo, quando una caduta ha selezionato un gruppetto di una cinquantina di corridori. Ne faceva le spese, tra gli uomini veloci, Cavendish, che era rimasto indietro.

Jontahan si tiene nelle prime posizioni, pilotato da Pasqualon battezza la ruota di Groves e quando vede il varco giusto lo supera a sinistra, contenendo il recupero di Dekker. Vince con un bicicletta di vantaggio.

Soddisfatto tutto il team ed anche il presidente della Federazione Cordiano Dagnoni, che commenta il successo di un ragazzo che rappresenta anche il presente e il futuro della pista azzurra: 'Jonathan l'abbiamo visto crescere fino a diventare uno dei pilastri del nostro quartetto dell'inseguimento e della Nazionale pista. Un atleta di grande talento con un carattere d'oro e un professionista esemplare. Un ragazzo che nonostante i tanti successi ha mantenuto l'umiltà e la voglia di crescere e migliorarsi. Ha ancora ampi margini di crescita e i suoi limiti non sono ancora noti.

Una volta di più si dimostra l'importanza dell'attività su pista nella formazione di un atleta completo. Il successo di Milan, inoltre, è forse la migliore risposta a quanti vogliono il nostro movimento in difficoltà nelle gare su strada. Abbiamo tanti giovani che pian piano stanno maturando. Mi auguro di vederne altri sul podio già a questo Giro.'

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RISULTATO DI TAPPA
1 - Jonathan Milan (Bahrain - Victorious) - 202 km in 4h55’11’’, alla media di 41.059 km/h
2 - David Dekker (Team Arkéa Samsic) s.t.
3 - Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 - Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step)
2 - Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 22"
3 - João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 29"