Una vittoria che fa sentire bene ha posto fine alla lungo assenza dal gradino più alto del podio –  Perfetto il supporto dai compagni di squadra, che segnano altre due Top 5.

Pinzolo (TN) – Dopo un Campionato Europeo che non lo aveva convinto, Tony Longo ha colto al volo la possibilità di tornare a sorridere al termine di una gara e quale miglior occasione per farlo in una gara nel suo Trentino. Nella Dolomitica Brenta Bike il campione del Primiero ha messo le cose in chiaro, concludendo lo sforzo nel modo più bello: con la vittoria.
Sui 62 Km della marathon delle Dolomiti di Brenta e sulla sua lunga salita nei primi 30, Longo ha espresso la sua gioia di trovare la prima vittoria stagionale che cercava da tempo.

Il GPM del Rifugio Graffer si è rivelato la chiave di volta della corsa per Longo che ha agganciato il compagno di squadra Jacopo Billi al comando sin dalla partenza, poi nella seconda parte di gara, caratterizzata da single tracks particolarmente tecnici, ha premiato una condotta prudente e Tony, autore di un perfetto finale di gara, si è offerto da solo una vittoria che ha concluso nel migliore dei modi questa prima parte di stagione.

"Ho faticato nella prima parte di gara perché è un periodo che sono un pò stanco, così sono rimasto con Righettini per coprire le spalle a Jacopo che ha attaccato subito all'inizio ed è rimasto presto da solo e aveva un bel vantaggio superiore al minuto.
Sapevo che la salita era molto lunga e a 3/4 ho aumentato l’andatura rientrando al GPM sul mio compagno di squadra. Una volta preso il ritmo gli ho chiesto di seguirmi, ma avevamo passi diversi, così per non dover rischiare nelle discese della seconda metà di gara dove sapevo benissimo che Righettini è un funambolo, ho tirato dritto fino all'arrivo. Sapevo che questa vittoria dovevo prenderla in salita, sono super felice, questa è la prima vittoria dell'anno per me certo, in una gara regionale, ma è sempre bello alzare le braccia al cielo"

Jacopo Billi ha semplicemente reso indimenticabile questa domenica, chiudendo al terzo posto una gara che ha dominato nella prima parte.

"Sono partito a tutta con l’idea di divertirmi su un percorso che secondo me è uno dei più belli in Italia. Mi sentivo bene e mi sono detto, non ho nulla da perdere, poi Tony è un campione e in salita mi ha preso. Aveva un altro passo e si è meritato tantissimo questa vittoria che insegue da tutto l'anno. Purtroppo in discesa ho forato e mi ha ripreso anche Righettini perdendo così la seconda piazza, ma è stato un grande perché mi ha permesso di salvare il podio dandomi una bomboletta di Co2. Per fortuna ci ha pensato Tony a portare a casa il primo posto, si merita da tempo una vittoria e sono contento sia per lui che per il team"

Con i primi è rimasto anche Daniele Mensi che un mese dopo la frattura del quarto metacarpo della mano destra rimediata alla Andalucia Bike Race e la conseguente operazione, è tornato in squadra per ritrovare i suoi buoni sentimenti nella gara vinta nel 2015.

"E' stato bello provarci. Ho fatto la prima salita per vedere se avevo il ritmo dei primi e sono stato lì con loro, ho scollinato bene al GPM ma quando è iniziata la discesa dopo il Rifugio Graffer è stato un calvario. Con la paura di cadere, l'insicurezza e la scarsa presa sul manubrio sono arrivato fino a Madonna di Campiglio e visto che negli ultimi dieci chilometri c'era una discesa piuttosto tecnica con radici e sassi ho preferito prendere l'asfalto per non rischiare di compromettere il proseguo della stagione e il mio recupero"

Anche Stefano Valdrighi ha provato a restare nel gruppetto di testa fin da subito ma il ritmo era troppo alto per la sua condizione in questo momento, quindi ha preferito salire del suo passo, cercando dopo il GPM di guidare pulito e non fare errori, portando a casa un'altra bella Top 5.

Contento per come è andata per la squadra, meno per la sua gara, Pietro Patuelli, ha chiuso 40°. L'Under 23 imolese ha sofferto in gara per problemi di stomaco, visto che il percorso gli è particolarmente piaciuto avrebbe voluto cogliere un risultato migliore, ma non è andata come immaginava.


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Alla Dolimitica Brenta Bike Tony Longo ha voltato pagina

Alla Dolimitica Brenta Bike Tony Longo ha voltato pagina

Una vittoria che fa sentire bene ha posto fine alla lungo assenza dal gradino più alto del podio -  Perfetto il supporto dai compagni di squadra, che segnano altre due Top 5.

Pinzolo (TN) - Dopo un Campionato Europeo che non lo aveva convinto, Tony Longo ha colto al volo la possibilità di tornare a sorridere al termine di una gara e quale miglior occasione per farlo in una gara nel suo Trentino. Nella Dolomitica Brenta Bike il campione del Primiero ha messo le cose in chiaro, concludendo lo sforzo nel modo più bello: con la vittoria.
Sui 62 Km della marathon delle Dolomiti di Brenta e sulla sua lunga salita nei primi 30, Longo ha espresso la sua gioia di trovare la prima vittoria stagionale che cercava da tempo.

Il GPM del Rifugio Graffer si è rivelato la chiave di volta della corsa per Longo che ha agganciato il compagno di squadra Jacopo Billi al comando sin dalla partenza, poi nella seconda parte di gara, caratterizzata da single tracks particolarmente tecnici, ha premiato una condotta prudente e Tony, autore di un perfetto finale di gara, si è offerto da solo una vittoria che ha concluso nel migliore dei modi questa prima parte di stagione.

"Ho faticato nella prima parte di gara perché è un periodo che sono un pò stanco, così sono rimasto con Righettini per coprire le spalle a Jacopo che ha attaccato subito all'inizio ed è rimasto presto da solo e aveva un bel vantaggio superiore al minuto.
Sapevo che la salita era molto lunga e a 3/4 ho aumentato l’andatura rientrando al GPM sul mio compagno di squadra. Una volta preso il ritmo gli ho chiesto di seguirmi, ma avevamo passi diversi, così per non dover rischiare nelle discese della seconda metà di gara dove sapevo benissimo che Righettini è un funambolo, ho tirato dritto fino all'arrivo. Sapevo che questa vittoria dovevo prenderla in salita, sono super felice, questa è la prima vittoria dell'anno per me certo, in una gara regionale, ma è sempre bello alzare le braccia al cielo"

Jacopo Billi ha semplicemente reso indimenticabile questa domenica, chiudendo al terzo posto una gara che ha dominato nella prima parte.

"Sono partito a tutta con l’idea di divertirmi su un percorso che secondo me è uno dei più belli in Italia. Mi sentivo bene e mi sono detto, non ho nulla da perdere, poi Tony è un campione e in salita mi ha preso. Aveva un altro passo e si è meritato tantissimo questa vittoria che insegue da tutto l'anno. Purtroppo in discesa ho forato e mi ha ripreso anche Righettini perdendo così la seconda piazza, ma è stato un grande perché mi ha permesso di salvare il podio dandomi una bomboletta di Co2. Per fortuna ci ha pensato Tony a portare a casa il primo posto, si merita da tempo una vittoria e sono contento sia per lui che per il team"

Con i primi è rimasto anche Daniele Mensi che un mese dopo la frattura del quarto metacarpo della mano destra rimediata alla Andalucia Bike Race e la conseguente operazione, è tornato in squadra per ritrovare i suoi buoni sentimenti nella gara vinta nel 2015.

"E' stato bello provarci. Ho fatto la prima salita per vedere se avevo il ritmo dei primi e sono stato lì con loro, ho scollinato bene al GPM ma quando è iniziata la discesa dopo il Rifugio Graffer è stato un calvario. Con la paura di cadere, l'insicurezza e la scarsa presa sul manubrio sono arrivato fino a Madonna di Campiglio e visto che negli ultimi dieci chilometri c'era una discesa piuttosto tecnica con radici e sassi ho preferito prendere l'asfalto per non rischiare di compromettere il proseguo della stagione e il mio recupero"

Anche Stefano Valdrighi ha provato a restare nel gruppetto di testa fin da subito ma il ritmo era troppo alto per la sua condizione in questo momento, quindi ha preferito salire del suo passo, cercando dopo il GPM di guidare pulito e non fare errori, portando a casa un'altra bella Top 5.

Contento per come è andata per la squadra, meno per la sua gara, Pietro Patuelli, ha chiuso 40°. L'Under 23 imolese ha sofferto in gara per problemi di stomaco, visto che il percorso gli è particolarmente piaciuto avrebbe voluto cogliere un risultato migliore, ma non è andata come immaginava.


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Alla Dolimitica Brenta Bike Tony Longo ha voltato pagina

Una vittoria che fa sentire bene ha posto fine alla lungo assenza dal gradino più alto del podio -  Perfetto il supporto dai compagni di squadra, che segnano altre due Top 5.

Pinzolo (TN) - Dopo un Campionato Europeo che non lo aveva convinto, Tony Longo ha colto al volo la possibilità di tornare a sorridere al termine di una gara e quale miglior occasione per farlo in una gara nel suo Trentino. Nella Dolomitica Brenta Bike il campione del Primiero ha messo le cose in chiaro, concludendo lo sforzo nel modo più bello: con la vittoria.
Sui 62 Km della marathon delle Dolomiti di Brenta e sulla sua lunga salita nei primi 30, Longo ha espresso la sua gioia di trovare la prima vittoria stagionale che cercava da tempo.

Il GPM del Rifugio Graffer si è rivelato la chiave di volta della corsa per Longo che ha agganciato il compagno di squadra Jacopo Billi al comando sin dalla partenza, poi nella seconda parte di gara, caratterizzata da single tracks particolarmente tecnici, ha premiato una condotta prudente e Tony, autore di un perfetto finale di gara, si è offerto da solo una vittoria che ha concluso nel migliore dei modi questa prima parte di stagione.

"Ho faticato nella prima parte di gara perché è un periodo che sono un pò stanco, così sono rimasto con Righettini per coprire le spalle a Jacopo che ha attaccato subito all'inizio ed è rimasto presto da solo e aveva un bel vantaggio superiore al minuto.
Sapevo che la salita era molto lunga e a 3/4 ho aumentato l’andatura rientrando al GPM sul mio compagno di squadra. Una volta preso il ritmo gli ho chiesto di seguirmi, ma avevamo passi diversi, così per non dover rischiare nelle discese della seconda metà di gara dove sapevo benissimo che Righettini è un funambolo, ho tirato dritto fino all'arrivo. Sapevo che questa vittoria dovevo prenderla in salita, sono super felice, questa è la prima vittoria dell'anno per me certo, in una gara regionale, ma è sempre bello alzare le braccia al cielo"

Jacopo Billi ha semplicemente reso indimenticabile questa domenica, chiudendo al terzo posto una gara che ha dominato nella prima parte.

"Sono partito a tutta con l’idea di divertirmi su un percorso che secondo me è uno dei più belli in Italia. Mi sentivo bene e mi sono detto, non ho nulla da perdere, poi Tony è un campione e in salita mi ha preso. Aveva un altro passo e si è meritato tantissimo questa vittoria che insegue da tutto l'anno. Purtroppo in discesa ho forato e mi ha ripreso anche Righettini perdendo così la seconda piazza, ma è stato un grande perché mi ha permesso di salvare il podio dandomi una bomboletta di Co2. Per fortuna ci ha pensato Tony a portare a casa il primo posto, si merita da tempo una vittoria e sono contento sia per lui che per il team"

Con i primi è rimasto anche Daniele Mensi che un mese dopo la frattura del quarto metacarpo della mano destra rimediata alla Andalucia Bike Race e la conseguente operazione, è tornato in squadra per ritrovare i suoi buoni sentimenti nella gara vinta nel 2015.

"E' stato bello provarci. Ho fatto la prima salita per vedere se avevo il ritmo dei primi e sono stato lì con loro, ho scollinato bene al GPM ma quando è iniziata la discesa dopo il Rifugio Graffer è stato un calvario. Con la paura di cadere, l'insicurezza e la scarsa presa sul manubrio sono arrivato fino a Madonna di Campiglio e visto che negli ultimi dieci chilometri c'era una discesa piuttosto tecnica con radici e sassi ho preferito prendere l'asfalto per non rischiare di compromettere il proseguo della stagione e il mio recupero"

Anche Stefano Valdrighi ha provato a restare nel gruppetto di testa fin da subito ma il ritmo era troppo alto per la sua condizione in questo momento, quindi ha preferito salire del suo passo, cercando dopo il GPM di guidare pulito e non fare errori, portando a casa un'altra bella Top 5.

Contento per come è andata per la squadra, meno per la sua gara, Pietro Patuelli, ha chiuso 40°. L'Under 23 imolese ha sofferto in gara per problemi di stomaco, visto che il percorso gli è particolarmente piaciuto avrebbe voluto cogliere un risultato migliore, ma non è andata come immaginava.