L’azzurro mantiene fede alle aspettative ed è autore di una corsa da protagonista. Impone la selezione con il belga Alleman, che poi lo stacca a 10 chilometri e gli strappa il titolo. Porro quinto. Debora Piana ottava.
Laissac – Fabian Rabensteiner mette al collo la medaglia d’argento nel Campionato Europeo Marathon che si è corso a Laissac, nel cuore della Francia rurale, e si conferma come uno dei più forti interpreti della specialità.
Non era facile, per il 32enne di Bressanone mantenere fede alle aspettative che lo volevano l’uomo da battere. Per lui parlava non solo il titolo europeo conquistato proprio di questi tempi in Rep. Ceca, ma anche i risultati di questi mesi, con un primo e terzo posto in Coppa del Mondo. L’azzurro non ha tremato davanti alle responsabilità e ha interpretato come meglio non poteva la parte. Ha dovuto cedere, negli ultimi chilometri, soltanto al compagno di team, Wout Alleman, con il quale ha menato le danze e fatto selezione per tutta la gara: “Wout oggi aveva un’altra marcia, quando è partito non c’era più nulla da fare. Quando mi sono reso conto che non l’avrei più raggiunto ho solo controllato il secondo posto.” Sotto lo striscione ha esultato come una vittoria, poi è corso ad abbracciare il belga che gli aveva appena sfilato la maglia dell’Unione europea.
Staccato di oltre quattro minuti è giunto un gruppetto di quattro bikers che si è giocato il terzo posto in volata. L’ha spuntata il tedesco Schneller, con Samuele Porro che ha chiuso in quinta posizione.
Soddisfatto il CT della Nazionale Mirko Celestino: “Partire da favoriti non è mai facile e non posso recriminare nulla oggi. Fabian è stato bravo a ricoprire il ruolo di protagonista e si è dovuto inchinare solo a Alleman, in questo periodo con una condizione smagliante. Bravo Samuele Porro che su un percorso non proprio adatto alle sue caratteristiche è stato capace di lottare per il podio. Bene anche tutti gli altri”.
Contento per la sua prestazione il 35enne lombardo: “Purtroppo sono rimasto attardato nel secondo gruppo alla partenza e su questo percorso è stato impossibile recuperare…”.
In effetti la gara è stata ad eliminazione, con un gruppo di una manciata di corridori che si è subito avvantaggiato per poi assottigliarsi lungo la strada. A 30 chilometri dalla conclusione il forcing di Rabensteiner e Alleman sortiva gli effetti sperati. I due si ritrovavano solitari avanti a giocarsi la vittoria, con gli inseguitori staccati di oltre 2’. Poi l’azione del belga rompeva l’equilibrio.
Tra le donne successo della tedesca Morath, davanti alla francese Morel e alla svizzera Luetzelschwab. Debora Piana termina ottava, visibilmente soddisfatta per un risultato che non si attendeva alla vigilia: “E’ stata una gara molto dura, non pensavo proprio di riuscire a tenere questi ritmi. Sono contenta e questo risultato mi dà motivazione per il proseguo della stagione”.
Per lei ci sono anche i complimenti del CT della Nazionale: “E’ stata veramente brava, non era facile su questo tracciato. Entrare tra le prime dieci in un campionato continentale è sempre un ottimo risultato.”
Sfortunata Costanza Fasolis, caduta all’inizio gara: “In un tratto in contropendenza ho preso un ramo e sono caduta.. è stata dura risalire in bici, ho provato a finire la prova ma il dolore non mi ha permesso di continuare.” Per lei nulla di grave. Sfortuna anche per Diego Rosa, atteso al suo esordio in una gara fuoristrada: “Ho bucato e mi sono fatto 10 chilometri di corsa per arrivare all’assistenza.. poi non ce l’ho fatta a continuare.”
Tra gli azzurri bene anche Gioele De Cosmo, che è arrivato 18°. Questi i piazzamenti degli altri azzurri: Lorenzo Samparisi 25°, Masimo Rosa 31°, Dario Cherchi 37°.
Antonio Ungaro