Quattro medaglie conquistate per l’Italia nella prima giornata di gare dedicate alla cronometro – Gli altri azzurri: 4° Colombari (H5), 5° Cecchetto (H3), 6° Aere (H5), 7° Vitelaru (H5), 6° Tarlao (C5), 9° Addesi (C5), 9° Anobile (C3)

Tokyo (31/08) – Poker d’argento per l’Italia in questa prima nottata di gare con Luca Mazzone (H2), Fabrizio Cornegliani (H1), Francesca Porcellato (H1-H3) e Giorgio Farroni (T1). In scena sul circuito del Fuji Speedway le prove a cronometro che hanno visto gli azzurri subito protagonisti.

Mazzone è il primo a salire sul podio, sfiorando la medaglia d'oro di appena 26 centesimi. “E’ stata una gara molto dura e ricca di imprevisti” racconta l’handbiker pugliese, vincitore di ben 15 medaglie mondiali. E ancora: “Partire poco prima degli atleti della categoria H1 può essere problematico, poiché potresti ritrovarti sul percorso assieme a corridori che vanno più lenti, soprattutto in salita. E oggi è andata proprio così: all’ultimo giro, proprio quando stavo andando in progressione per riuscire a dare tutto nel finale, ho trovato un blocco di quattro H1 e non sono riuscito a passare. Sono stato fermo qualche secondo. Probabilmente è lì che mi sono giocato la medaglia d’oro”. Un peccato per il nostro portacolori, che con il tempo di 31'23"79 si deve inchinare allo spagnolo Sergio Garrote (31'23"53).

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Ma ci tiene a sottolineare: “Non ho nulla da recriminare alla mia preparazione di questi anni. L’argento è una parentesi, voglio tornare all’oro: nascondere la mia ambizione è inutile. Ma è una medaglia che mi riempie d’orgoglio e di gioia, frutto dei tanti sacrifici miei e di tutte le persone che mi circondano: tutto lo staff la Nazionale, il CT Valentini e la mia associazione Canottieri Aniene. Tutti loro hanno fatto sì che io sia ancora qui, su questo podio, a 50 anni. Ma in particolare questa medaglia la voglio dedicare a mio figlio e a mia moglie, testimoni diretti del tanto lavoro e dei sacrifici."

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Bravissima Francesca Porcellato (H1-H3), che alla sua undicesima apparizione paralimpica continua a stupire: anche per lei secondo gradino del podio, migliorando quanto fatto cinque anni fa a Rio. “Si vede che sono come il vino rosso: più invecchio e più miglioro” commenta la Rossa Volante con la sua 14esima medaglia paralimpica al collo. E aggiunge: “E’ un risultato che mi dà tanta gioia, soprattutto perché dopo tutti questi anni sono ancora sul tetto del mondo ed è bellissimo. In fondo il mio motto è ‘crederci sempre, arrendersi mai’. Sono orgogliosa di me, di essere italiana e di contribuire coi miei risultati a far crescere lo sport paralimpico”. Titolo alla tedesca Annika Zeyen (32:46.97), completa il podio la polacca Renata Kaluza (33:50.32).

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L'ultimo a partire della selezione azzurra è Giorgio Farroni, che col Triciclo conquista la quarta medaglia d'argento della giornata. Un bellissimo risultato per l'atleta di Fabriano, che dopo il bronzo a Pechino e l'argento a Londra, cinque anni fa a Rio era rimasto a bocca asciutta: "Finalmente ho ritrovato il vecchio Giorgio – racconta l'atleta T1 a fine gara -. Ho approfittato del lockdown per lavorare duramente e questo ha portato i suoi frutti. Anche se in realtà non ho vinto ancora nulla… domani c'è un'altra gara".

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GLI ALTRI AZZURRI – Quarto posto nella crono H5 per Diego Colombari, primo azzurro al via sul circuito del Fuji, col tempo di 41:21.29. A vincere la gara è stato l’olandese Mitch Valize. Paolo Cecchetto chiude invece quinto nella categoria H3: l’azzurro arriva al traguardo col tempo di 44:03.16 nella gara vinta dall’austriaco Walter Ablinger. Sesto e settimo posto nella cronometro femminile H5 rispettivamente per Katia Aere (50:40.24) e Ana Maria Vitelaru (50:58.69), vittoria per gli USA con Masters.

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Capitolo ciclisti: prova C5 con la medaglia d’oro dell’olandese Daniel Abraham Gebru in 42:46.45. Nella Top Ten i due azzurri in gara: sesta posizione finale per Andrea Tarlao, nono Pierpaolo Addesi. Tra i primi 10 nella categoria C3 anche Fabio Anobile: nona piazza per il neo campione del mondo nella prova vinta dal britannico Benjamin Watson in 35:00.82.

Valentina Vercillo
COMUNICAZIONE FCI

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Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Paralimpiadi Tokyo - Poker d'argento con Mazzone, Cornegliani, Porcellato e Farroni

Paralimpiadi Tokyo - Poker d'argento con Mazzone, Cornegliani, Porcellato e Farroni

Quattro medaglie conquistate per l'Italia nella prima giornata di gare dedicate alla cronometro - Gli altri azzurri: 4° Colombari (H5), 5° Cecchetto (H3), 6° Aere (H5), 7° Vitelaru (H5), 6° Tarlao (C5), 9° Addesi (C5), 9° Anobile (C3)

Tokyo (31/08) - Poker d’argento per l’Italia in questa prima nottata di gare con Luca Mazzone (H2), Fabrizio Cornegliani (H1), Francesca Porcellato (H1-H3) e Giorgio Farroni (T1). In scena sul circuito del Fuji Speedway le prove a cronometro che hanno visto gli azzurri subito protagonisti.

Mazzone è il primo a salire sul podio, sfiorando la medaglia d'oro di appena 26 centesimi. “E’ stata una gara molto dura e ricca di imprevisti” racconta l’handbiker pugliese, vincitore di ben 15 medaglie mondiali. E ancora: “Partire poco prima degli atleti della categoria H1 può essere problematico, poiché potresti ritrovarti sul percorso assieme a corridori che vanno più lenti, soprattutto in salita. E oggi è andata proprio così: all’ultimo giro, proprio quando stavo andando in progressione per riuscire a dare tutto nel finale, ho trovato un blocco di quattro H1 e non sono riuscito a passare. Sono stato fermo qualche secondo. Probabilmente è lì che mi sono giocato la medaglia d’oro”. Un peccato per il nostro portacolori, che con il tempo di 31'23"79 si deve inchinare allo spagnolo Sergio Garrote (31'23"53).

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Ma ci tiene a sottolineare: “Non ho nulla da recriminare alla mia preparazione di questi anni. L’argento è una parentesi, voglio tornare all’oro: nascondere la mia ambizione è inutile. Ma è una medaglia che mi riempie d’orgoglio e di gioia, frutto dei tanti sacrifici miei e di tutte le persone che mi circondano: tutto lo staff la Nazionale, il CT Valentini e la mia associazione Canottieri Aniene. Tutti loro hanno fatto sì che io sia ancora qui, su questo podio, a 50 anni. Ma in particolare questa medaglia la voglio dedicare a mio figlio e a mia moglie, testimoni diretti del tanto lavoro e dei sacrifici."

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Bravissima Francesca Porcellato (H1-H3), che alla sua undicesima apparizione paralimpica continua a stupire: anche per lei secondo gradino del podio, migliorando quanto fatto cinque anni fa a Rio. “Si vede che sono come il vino rosso: più invecchio e più miglioro” commenta la Rossa Volante con la sua 14esima medaglia paralimpica al collo. E aggiunge: “E’ un risultato che mi dà tanta gioia, soprattutto perché dopo tutti questi anni sono ancora sul tetto del mondo ed è bellissimo. In fondo il mio motto è ‘crederci sempre, arrendersi mai’. Sono orgogliosa di me, di essere italiana e di contribuire coi miei risultati a far crescere lo sport paralimpico”. Titolo alla tedesca Annika Zeyen (32:46.97), completa il podio la polacca Renata Kaluza (33:50.32).

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L'ultimo a partire della selezione azzurra è Giorgio Farroni, che col Triciclo conquista la quarta medaglia d'argento della giornata. Un bellissimo risultato per l'atleta di Fabriano, che dopo il bronzo a Pechino e l'argento a Londra, cinque anni fa a Rio era rimasto a bocca asciutta: "Finalmente ho ritrovato il vecchio Giorgio - racconta l'atleta T1 a fine gara -. Ho approfittato del lockdown per lavorare duramente e questo ha portato i suoi frutti. Anche se in realtà non ho vinto ancora nulla... domani c'è un'altra gara".

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GLI ALTRI AZZURRI - Quarto posto nella crono H5 per Diego Colombari, primo azzurro al via sul circuito del Fuji, col tempo di 41:21.29. A vincere la gara è stato l’olandese Mitch Valize. Paolo Cecchetto chiude invece quinto nella categoria H3: l’azzurro arriva al traguardo col tempo di 44:03.16 nella gara vinta dall’austriaco Walter Ablinger. Sesto e settimo posto nella cronometro femminile H5 rispettivamente per Katia Aere (50:40.24) e Ana Maria Vitelaru (50:58.69), vittoria per gli USA con Masters.

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Valentina Vercillo
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Paralimpiadi Tokyo - Poker d'argento con Mazzone, Cornegliani, Porcellato e Farroni

Quattro medaglie conquistate per l'Italia nella prima giornata di gare dedicate alla cronometro - Gli altri azzurri: 4° Colombari (H5), 5° Cecchetto (H3), 6° Aere (H5), 7° Vitelaru (H5), 6° Tarlao (C5), 9° Addesi (C5), 9° Anobile (C3)

Tokyo (31/08) - Poker d’argento per l’Italia in questa prima nottata di gare con Luca Mazzone (H2), Fabrizio Cornegliani (H1), Francesca Porcellato (H1-H3) e Giorgio Farroni (T1). In scena sul circuito del Fuji Speedway le prove a cronometro che hanno visto gli azzurri subito protagonisti.

Mazzone è il primo a salire sul podio, sfiorando la medaglia d'oro di appena 26 centesimi. “E’ stata una gara molto dura e ricca di imprevisti” racconta l’handbiker pugliese, vincitore di ben 15 medaglie mondiali. E ancora: “Partire poco prima degli atleti della categoria H1 può essere problematico, poiché potresti ritrovarti sul percorso assieme a corridori che vanno più lenti, soprattutto in salita. E oggi è andata proprio così: all’ultimo giro, proprio quando stavo andando in progressione per riuscire a dare tutto nel finale, ho trovato un blocco di quattro H1 e non sono riuscito a passare. Sono stato fermo qualche secondo. Probabilmente è lì che mi sono giocato la medaglia d’oro”. Un peccato per il nostro portacolori, che con il tempo di 31'23"79 si deve inchinare allo spagnolo Sergio Garrote (31'23"53).

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Bravissima Francesca Porcellato (H1-H3), che alla sua undicesima apparizione paralimpica continua a stupire: anche per lei secondo gradino del podio, migliorando quanto fatto cinque anni fa a Rio. “Si vede che sono come il vino rosso: più invecchio e più miglioro” commenta la Rossa Volante con la sua 14esima medaglia paralimpica al collo. E aggiunge: “E’ un risultato che mi dà tanta gioia, soprattutto perché dopo tutti questi anni sono ancora sul tetto del mondo ed è bellissimo. In fondo il mio motto è ‘crederci sempre, arrendersi mai’. Sono orgogliosa di me, di essere italiana e di contribuire coi miei risultati a far crescere lo sport paralimpico”. Titolo alla tedesca Annika Zeyen (32:46.97), completa il podio la polacca Renata Kaluza (33:50.32).

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L'ultimo a partire della selezione azzurra è Giorgio Farroni, che col Triciclo conquista la quarta medaglia d'argento della giornata. Un bellissimo risultato per l'atleta di Fabriano, che dopo il bronzo a Pechino e l'argento a Londra, cinque anni fa a Rio era rimasto a bocca asciutta: "Finalmente ho ritrovato il vecchio Giorgio - racconta l'atleta T1 a fine gara -. Ho approfittato del lockdown per lavorare duramente e questo ha portato i suoi frutti. Anche se in realtà non ho vinto ancora nulla... domani c'è un'altra gara".

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GLI ALTRI AZZURRI - Quarto posto nella crono H5 per Diego Colombari, primo azzurro al via sul circuito del Fuji, col tempo di 41:21.29. A vincere la gara è stato l’olandese Mitch Valize. Paolo Cecchetto chiude invece quinto nella categoria H3: l’azzurro arriva al traguardo col tempo di 44:03.16 nella gara vinta dall’austriaco Walter Ablinger. Sesto e settimo posto nella cronometro femminile H5 rispettivamente per Katia Aere (50:40.24) e Ana Maria Vitelaru (50:58.69), vittoria per gli USA con Masters.

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Capitolo ciclisti: prova C5 con la medaglia d’oro dell’olandese Daniel Abraham Gebru in 42:46.45. Nella Top Ten i due azzurri in gara: sesta posizione finale per Andrea Tarlao, nono Pierpaolo Addesi. Tra i primi 10 nella categoria C3 anche Fabio Anobile: nona piazza per il neo campione del mondo nella prova vinta dal britannico Benjamin Watson in 35:00.82.

Valentina Vercillo
COMUNICAZIONE FCI

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