In tale occasione è intervenuto sul tema della sicurezza ciclistica Gianfranco Di Pretoro, responsabile sull’argomento del CR Lazio

In occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2023, il IV Municipio del Comune di Roma, Presidente Massimiliano Umberti, ha organizzato una serie di iniziative tra le quali l’interessante dibattito sulla mobilità ciclistica. L’Assessore di tale settore nella Capitale, Eugenio Patanè, ha parlato di Intermodalità tra bici e mezzo pubblico, dell’acquisto di 23 nuovi treni, di bus elettrici, delle nuove tramvie a Palmiro Togliatti ed al Verano, della nuova PC su via Ostiense e la progressiva realizzazione del Grab. In tale occasione è intervenuto sul tema della sicurezza ciclistica Gianfranco Di Pretoro, responsabile sull’argomento del CR Lazio. Il giornalista ciclista, ha affermato, attraverso numerose foto, che si può migliorare la sicurezza di chi pedala riconoscendogli lo spazio su tutte le strade come avviene nei paesi più civili, questa soluzione non è mera utopia.

Di Pretoro ha premesso che tutti i ciclisti amerebbero pedalare nelle ciclovie separate dai motorizzati anche se fossero ricavate dalla bonifica delle cunette ma i costi e la ristrettezza di certe strade non consentirebbero quella capillarità decisiva a responsabilizzare sempre gli altri utenti.

La soluzione viene dalle corsie disegnate sulla carreggiata come si notano nel Nord Europa, in Australia, in USA, in Canada. Molto interessante è l’esperienza olandese quando la strada è larga appena 7-8 mt., tale, da non permettere la collocazione della classica pista ciclabile. Si realizza ugualmente sulla carreggiata “la corsia ciclabile” delimitata esternamente dalla banda rumorosa consentendo, però, agli automezzi, di invaderla solo in assenza dei ciclisti. Tale economica soluzione ha permesso di limitare numerosi incidenti.

La commissione mobilità della camera dovrebbe inserire tale regola nel codice della strada. Tra l’altro, questa, è la soluzione per avviare il futuro del cicloturismo in modo capillare.

Quanto ai giovani, è importante impartire loro l’Educazione Stradale anche se farla nelle scuole o nelle piazze senza l’esperienza diretta sulle strade trafficate sarà sempre limitata. Grazie alle predette corsie, invece, i ragazzi possono pedalare in sicurezza su ogni strada. Quanto alla gioia di scatenarsi in bicicletta rassicurando le famiglie non rimane che realizzare in ogni città i ciclodromi.


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Al IV Municipio di Roma dibattito sulla mobilità ciclistica

In tale occasione è intervenuto sul tema della sicurezza ciclistica Gianfranco Di Pretoro, responsabile sull’argomento del CR Lazio

In tale occasione è intervenuto sul tema della sicurezza ciclistica Gianfranco Di Pretoro, responsabile sull’argomento del CR Lazio

In occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2023, il IV Municipio del Comune di Roma, Presidente Massimiliano Umberti, ha organizzato una serie di iniziative tra le quali l’interessante dibattito sulla mobilità ciclistica. L’Assessore di tale settore nella Capitale, Eugenio Patanè, ha parlato di Intermodalità tra bici e mezzo pubblico, dell’acquisto di 23 nuovi treni, di bus elettrici, delle nuove tramvie a Palmiro Togliatti ed al Verano, della nuova PC su via Ostiense e la progressiva realizzazione del Grab. In tale occasione è intervenuto sul tema della sicurezza ciclistica Gianfranco Di Pretoro, responsabile sull’argomento del CR Lazio. Il giornalista ciclista, ha affermato, attraverso numerose foto, che si può migliorare la sicurezza di chi pedala riconoscendogli lo spazio su tutte le strade come avviene nei paesi più civili, questa soluzione non è mera utopia.

Di Pretoro ha premesso che tutti i ciclisti amerebbero pedalare nelle ciclovie separate dai motorizzati anche se fossero ricavate dalla bonifica delle cunette ma i costi e la ristrettezza di certe strade non consentirebbero quella capillarità decisiva a responsabilizzare sempre gli altri utenti.

La soluzione viene dalle corsie disegnate sulla carreggiata come si notano nel Nord Europa, in Australia, in USA, in Canada. Molto interessante è l’esperienza olandese quando la strada è larga appena 7-8 mt., tale, da non permettere la collocazione della classica pista ciclabile. Si realizza ugualmente sulla carreggiata “la corsia ciclabile” delimitata esternamente dalla banda rumorosa consentendo, però, agli automezzi, di invaderla solo in assenza dei ciclisti. Tale economica soluzione ha permesso di limitare numerosi incidenti.

La commissione mobilità della camera dovrebbe inserire tale regola nel codice della strada. Tra l’altro, questa, è la soluzione per avviare il futuro del cicloturismo in modo capillare.

Quanto ai giovani, è importante impartire loro l’Educazione Stradale anche se farla nelle scuole o nelle piazze senza l’esperienza diretta sulle strade trafficate sarà sempre limitata. Grazie alle predette corsie, invece, i ragazzi possono pedalare in sicurezza su ogni strada. Quanto alla gioia di scatenarsi in bicicletta rassicurando le famiglie non rimane che realizzare in ogni città i ciclodromi.


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In tale occasione è intervenuto sul tema della sicurezza ciclistica Gianfranco Di Pretoro, responsabile sull’argomento del CR Lazio

In occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2023, il IV Municipio del Comune di Roma, Presidente Massimiliano Umberti, ha organizzato una serie di iniziative tra le quali l’interessante dibattito sulla mobilità ciclistica. L’Assessore di tale settore nella Capitale, Eugenio Patanè, ha parlato di Intermodalità tra bici e mezzo pubblico, dell’acquisto di 23 nuovi treni, di bus elettrici, delle nuove tramvie a Palmiro Togliatti ed al Verano, della nuova PC su via Ostiense e la progressiva realizzazione del Grab. In tale occasione è intervenuto sul tema della sicurezza ciclistica Gianfranco Di Pretoro, responsabile sull’argomento del CR Lazio. Il giornalista ciclista, ha affermato, attraverso numerose foto, che si può migliorare la sicurezza di chi pedala riconoscendogli lo spazio su tutte le strade come avviene nei paesi più civili, questa soluzione non è mera utopia.

Di Pretoro ha premesso che tutti i ciclisti amerebbero pedalare nelle ciclovie separate dai motorizzati anche se fossero ricavate dalla bonifica delle cunette ma i costi e la ristrettezza di certe strade non consentirebbero quella capillarità decisiva a responsabilizzare sempre gli altri utenti.

La soluzione viene dalle corsie disegnate sulla carreggiata come si notano nel Nord Europa, in Australia, in USA, in Canada. Molto interessante è l’esperienza olandese quando la strada è larga appena 7-8 mt., tale, da non permettere la collocazione della classica pista ciclabile. Si realizza ugualmente sulla carreggiata “la corsia ciclabile” delimitata esternamente dalla banda rumorosa consentendo, però, agli automezzi, di invaderla solo in assenza dei ciclisti. Tale economica soluzione ha permesso di limitare numerosi incidenti.

La commissione mobilità della camera dovrebbe inserire tale regola nel codice della strada. Tra l’altro, questa, è la soluzione per avviare il futuro del cicloturismo in modo capillare.

Quanto ai giovani, è importante impartire loro l’Educazione Stradale anche se farla nelle scuole o nelle piazze senza l’esperienza diretta sulle strade trafficate sarà sempre limitata. Grazie alle predette corsie, invece, i ragazzi possono pedalare in sicurezza su ogni strada. Quanto alla gioia di scatenarsi in bicicletta rassicurando le famiglie non rimane che realizzare in ogni città i ciclodromi.