L’ex corridore aveva 47 anni. Da 17 in sedia a rotelle per un incidente, era il simbolo del “non mollare mai”

Si è spento all’ospedale di Montebelluna (Treviso) Davide Modesto, 47 anni. Rimase vittima 30 anni fa di un incidente stradale quando correva nella categoria juniores con il Velo Club Biban (Tv). Lascia la madre Graziella e fratelli Simone e Andrea che corse con l’Uc Trevigiani e fu anche campione provinciale della categoria Allievi nel 1996. Il decesso è avvenuto stamane per una malattia all’ospedale di Montebelluna: lavorava alla Confartigianto sempre di Montebelluna. L’ultimo saluto si svolgerà venerdì alle 15 chiesa di Musano (Tv). Apparteneva al gruppo “Dal brocco al campione: tutti i ciclisti”.

La storia di Davide è particolare: all’età di 17 anni la sua vita è cambiata ed è stato costretto a rimanere in sedia a rotelle in seguito ad un tragico incidente, ma la forza di volontà e la grinta non sono mai mancate. Non ha mai rinunciato allo sport. Prima del grave fatto era un ciclista iscritto nella categoria Juniores. Due anni dopo l’incidente ha preso la patente di allenatore di hand-bike fino alla laurea in economia delle finanze a Ca’ Foscari.

Per la prima volta nella sua vita è andato alle Tre Cime di Lavaredo su due ruote percorrendo il sentiero che dal rifugio omonimo sale fino alla forcella Lavaredo trainato su una piattaforma mobile su quattro ruote, tirata da sei guide dei volontari del Cai, Club Alpino Italiano, e alcuni soci del soccorso alpino. Un obiettivo che era già prefissato da tempo e che era diventato realtà il 4 settembre 2020: tutto questo era stato possibile grazie agli amici della scuola di Teologia, che aveva frequentato dopo il lavoro, e ai compagni di corso tra cui Aldo Solimbergo, presidente del Lions Club Treviso Sile.

La “scalata” che aveva percorso l’inossidabile Davide, aveva compreso Treviso, Misurina e Rifugio Auronzo in macchina, successivamente la strada bianca dal rifugio Auronzo al Rifugio Lavaredo e da lì la salita, molto ripida (150 metri di dislivello) fino alla Forcella Lavaredo.

Ad accompagnare l’impresa dell’allora 44enne di Trevignano, avevano preso parte anche partecipanti del Lions Club Treviso Europa, Lions Club Noale, Treviso Finestra sulle Dolomiti, Cai di Domegge di Cadore, amici di Davide, escursionisti delle Poste di Treviso, amici del Consiglio regionale del Veneto e appassionati, per un totale di una cinquantina di persone.

Anche i sindaci di Treviso Mario Conte e di Trevignano Ruggero Feltrin (adesso è Davide Bonesso, ndr) avevano voluto sostenere il sogno di Davide e avevano partecipato alla sua impresa.

Sandro Bolognini


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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LUTTO - Si è spento Davide Modesto

L'ex corridore aveva 47 anni. Da 17 in sedia a rotelle per un incidente, era il simbolo del “non mollare mai”

L'ex corridore aveva 47 anni. Da 17 in sedia a rotelle per un incidente, era il simbolo del “non mollare mai”

Si è spento all’ospedale di Montebelluna (Treviso) Davide Modesto, 47 anni. Rimase vittima 30 anni fa di un incidente stradale quando correva nella categoria juniores con il Velo Club Biban (Tv). Lascia la madre Graziella e fratelli Simone e Andrea che corse con l’Uc Trevigiani e fu anche campione provinciale della categoria Allievi nel 1996. Il decesso è avvenuto stamane per una malattia all’ospedale di Montebelluna: lavorava alla Confartigianto sempre di Montebelluna. L’ultimo saluto si svolgerà venerdì alle 15 chiesa di Musano (Tv). Apparteneva al gruppo “Dal brocco al campione: tutti i ciclisti”.

La storia di Davide è particolare: all’età di 17 anni la sua vita è cambiata ed è stato costretto a rimanere in sedia a rotelle in seguito ad un tragico incidente, ma la forza di volontà e la grinta non sono mai mancate. Non ha mai rinunciato allo sport. Prima del grave fatto era un ciclista iscritto nella categoria Juniores. Due anni dopo l’incidente ha preso la patente di allenatore di hand-bike fino alla laurea in economia delle finanze a Ca’ Foscari.

Per la prima volta nella sua vita è andato alle Tre Cime di Lavaredo su due ruote percorrendo il sentiero che dal rifugio omonimo sale fino alla forcella Lavaredo trainato su una piattaforma mobile su quattro ruote, tirata da sei guide dei volontari del Cai, Club Alpino Italiano, e alcuni soci del soccorso alpino. Un obiettivo che era già prefissato da tempo e che era diventato realtà il 4 settembre 2020: tutto questo era stato possibile grazie agli amici della scuola di Teologia, che aveva frequentato dopo il lavoro, e ai compagni di corso tra cui Aldo Solimbergo, presidente del Lions Club Treviso Sile.

La “scalata” che aveva percorso l’inossidabile Davide, aveva compreso Treviso, Misurina e Rifugio Auronzo in macchina, successivamente la strada bianca dal rifugio Auronzo al Rifugio Lavaredo e da lì la salita, molto ripida (150 metri di dislivello) fino alla Forcella Lavaredo.

Ad accompagnare l’impresa dell’allora 44enne di Trevignano, avevano preso parte anche partecipanti del Lions Club Treviso Europa, Lions Club Noale, Treviso Finestra sulle Dolomiti, Cai di Domegge di Cadore, amici di Davide, escursionisti delle Poste di Treviso, amici del Consiglio regionale del Veneto e appassionati, per un totale di una cinquantina di persone.

Anche i sindaci di Treviso Mario Conte e di Trevignano Ruggero Feltrin (adesso è Davide Bonesso, ndr) avevano voluto sostenere il sogno di Davide e avevano partecipato alla sua impresa.

Sandro Bolognini


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L'ex corridore aveva 47 anni. Da 17 in sedia a rotelle per un incidente, era il simbolo del “non mollare mai”

Si è spento all’ospedale di Montebelluna (Treviso) Davide Modesto, 47 anni. Rimase vittima 30 anni fa di un incidente stradale quando correva nella categoria juniores con il Velo Club Biban (Tv). Lascia la madre Graziella e fratelli Simone e Andrea che corse con l’Uc Trevigiani e fu anche campione provinciale della categoria Allievi nel 1996. Il decesso è avvenuto stamane per una malattia all’ospedale di Montebelluna: lavorava alla Confartigianto sempre di Montebelluna. L’ultimo saluto si svolgerà venerdì alle 15 chiesa di Musano (Tv). Apparteneva al gruppo “Dal brocco al campione: tutti i ciclisti”.

La storia di Davide è particolare: all’età di 17 anni la sua vita è cambiata ed è stato costretto a rimanere in sedia a rotelle in seguito ad un tragico incidente, ma la forza di volontà e la grinta non sono mai mancate. Non ha mai rinunciato allo sport. Prima del grave fatto era un ciclista iscritto nella categoria Juniores. Due anni dopo l’incidente ha preso la patente di allenatore di hand-bike fino alla laurea in economia delle finanze a Ca’ Foscari.

Per la prima volta nella sua vita è andato alle Tre Cime di Lavaredo su due ruote percorrendo il sentiero che dal rifugio omonimo sale fino alla forcella Lavaredo trainato su una piattaforma mobile su quattro ruote, tirata da sei guide dei volontari del Cai, Club Alpino Italiano, e alcuni soci del soccorso alpino. Un obiettivo che era già prefissato da tempo e che era diventato realtà il 4 settembre 2020: tutto questo era stato possibile grazie agli amici della scuola di Teologia, che aveva frequentato dopo il lavoro, e ai compagni di corso tra cui Aldo Solimbergo, presidente del Lions Club Treviso Sile.

La “scalata” che aveva percorso l’inossidabile Davide, aveva compreso Treviso, Misurina e Rifugio Auronzo in macchina, successivamente la strada bianca dal rifugio Auronzo al Rifugio Lavaredo e da lì la salita, molto ripida (150 metri di dislivello) fino alla Forcella Lavaredo.

Ad accompagnare l’impresa dell’allora 44enne di Trevignano, avevano preso parte anche partecipanti del Lions Club Treviso Europa, Lions Club Noale, Treviso Finestra sulle Dolomiti, Cai di Domegge di Cadore, amici di Davide, escursionisti delle Poste di Treviso, amici del Consiglio regionale del Veneto e appassionati, per un totale di una cinquantina di persone.

Anche i sindaci di Treviso Mario Conte e di Trevignano Ruggero Feltrin (adesso è Davide Bonesso, ndr) avevano voluto sostenere il sogno di Davide e avevano partecipato alla sua impresa.

Sandro Bolognini