La regina è sempre lei, la campionessa del mondo che fatto il bis con un finale straripante nella sesta edizione della corsa toscana.

SIENA – Sono state le donne professioniste a riaprire il grande ciclismo in Italia con la sesta edizione delle Strade Bianche. Un ciclismo diverso, tra la polvere degli sterrati senesi, il grande caldo, l’afa, le mascherine tolte solo al momento del via, il divieto di assembramenti, con le atlete che arrivano pochi istanti prima del via. Manca una delle attese, la sudafricana Moolman per una caduta nella ricognizione del percorso. Un ciclismo al quale non eravamo abituati. La regina è sempre lei, la campionessa del mondo Annemiek Van Vleuten che fatto il bis con un finale straripante. A un certo punto aveva 4 minuti di ritardo dalla spagnola Garcia che aveva cercato la soluzione di forza a 35 Km dal traguardo. E’ partita alla sua maniera, con un ritmo impressionante guadagnando a vista d’occhio per poi raggiungere la battistrada spagnolo a 7 Km dal traguardo. A 700 metri dal traguardo sul micidiale strappo di Santa Caterina ancora un allungo per andare a cogliere la quarta vittoria stagionale e riconfermarsi la più forte in assoluto. Bravissima la Garcia, non si poteva chiedere di più alla spagnola e brillante la prestazione della Thomas nonostante una caduta sullo sterrato. La migliore delle italiane come da pronostico la Longo Borghini giunta quinta alle spalle di un’altra delle favorite la Van Der Breggen non in grado di seguire la scatenata connazionale quando la campionessa del mondo ha deciso di partire e dare spettacolo.

CRONACA: Prima attaccante la Shapira ma la fuga dura poco, mentre il gruppo ben presto si assottiglia e davanti in zona rifornimento dopo il 4° settore sterrato rimangono una cinquantina di atlete mentre il caldo è asfissiante e la selezione impietosa. A 60 Km dall’arrivo sono rimaste in venti davanti, tra le nuvole di polvere sollevate al passaggio di moto e auto del seguito. Ci sono alcuni rientri a quando mancano 45 Km all’arrivo tornano ad essere in 37 sulle testa. Nuova selezione e quindi l’attacco della spagnola Garcia a 36 Km dal traguardo. Un’azione spettacolare e coraggiosa, ma la campionessa del mondo è apparsa di un altro pianeta e dopo le recenti tre vittorie ottenute in Spagna ecco il poker 2020, che porta a sei le vittorie consecutive ottenute dall’iridata nelle ultime sei gare disputate dai mondiali dello scorso anno ad oggi.

Antonio Mannori

ORDINE DI ARRIVO: 1)Annemiek Van Vleuten (Mitchelton Scott) Km 136, in 4h03’54”, media Km 33,065; 2)Victoria Margarita Canellas Garcia (Alè BTC Ljubliana) a 22”; 3)Leah Thomas (Equipe Paule Ka) a 1’53”; 4)Anna Van Der Breggen (Boels Dolmans) a 2’06”; 5)Elisa Longo Borghini (Trek Segafredo) a 2’11; 6)Marianne Vos (CCC – Liv) a 2’26; 7)Uttrup Cecilie Ludwig (FDJ Nouvelle) a 2’40”; 8)Lisa Brennaur (Ceratizit) a 3’26”; 9)Ann Karol Canuel (Boels Dolmans) a 4’20”; 10)Marta Bastianelli (Alè BTC Ljubljana) a 5’20”.

foto @stradebianche


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Strade Bianche Donne - Van Vleuten, sempre lei

La regina è sempre lei, la campionessa del mondo che fatto il bis con un finale straripante nella sesta edizione della corsa toscana.

La regina è sempre lei, la campionessa del mondo che fatto il bis con un finale straripante nella sesta edizione della corsa toscana.

SIENA – Sono state le donne professioniste a riaprire il grande ciclismo in Italia con la sesta edizione delle Strade Bianche. Un ciclismo diverso, tra la polvere degli sterrati senesi, il grande caldo, l’afa, le mascherine tolte solo al momento del via, il divieto di assembramenti, con le atlete che arrivano pochi istanti prima del via. Manca una delle attese, la sudafricana Moolman per una caduta nella ricognizione del percorso. Un ciclismo al quale non eravamo abituati. La regina è sempre lei, la campionessa del mondo Annemiek Van Vleuten che fatto il bis con un finale straripante. A un certo punto aveva 4 minuti di ritardo dalla spagnola Garcia che aveva cercato la soluzione di forza a 35 Km dal traguardo. E’ partita alla sua maniera, con un ritmo impressionante guadagnando a vista d’occhio per poi raggiungere la battistrada spagnolo a 7 Km dal traguardo. A 700 metri dal traguardo sul micidiale strappo di Santa Caterina ancora un allungo per andare a cogliere la quarta vittoria stagionale e riconfermarsi la più forte in assoluto. Bravissima la Garcia, non si poteva chiedere di più alla spagnola e brillante la prestazione della Thomas nonostante una caduta sullo sterrato. La migliore delle italiane come da pronostico la Longo Borghini giunta quinta alle spalle di un’altra delle favorite la Van Der Breggen non in grado di seguire la scatenata connazionale quando la campionessa del mondo ha deciso di partire e dare spettacolo.

CRONACA: Prima attaccante la Shapira ma la fuga dura poco, mentre il gruppo ben presto si assottiglia e davanti in zona rifornimento dopo il 4° settore sterrato rimangono una cinquantina di atlete mentre il caldo è asfissiante e la selezione impietosa. A 60 Km dall’arrivo sono rimaste in venti davanti, tra le nuvole di polvere sollevate al passaggio di moto e auto del seguito. Ci sono alcuni rientri a quando mancano 45 Km all’arrivo tornano ad essere in 37 sulle testa. Nuova selezione e quindi l’attacco della spagnola Garcia a 36 Km dal traguardo. Un’azione spettacolare e coraggiosa, ma la campionessa del mondo è apparsa di un altro pianeta e dopo le recenti tre vittorie ottenute in Spagna ecco il poker 2020, che porta a sei le vittorie consecutive ottenute dall’iridata nelle ultime sei gare disputate dai mondiali dello scorso anno ad oggi.

Antonio Mannori

ORDINE DI ARRIVO: 1)Annemiek Van Vleuten (Mitchelton Scott) Km 136, in 4h03’54”, media Km 33,065; 2)Victoria Margarita Canellas Garcia (Alè BTC Ljubliana) a 22”; 3)Leah Thomas (Equipe Paule Ka) a 1’53”; 4)Anna Van Der Breggen (Boels Dolmans) a 2’06”; 5)Elisa Longo Borghini (Trek Segafredo) a 2’11; 6)Marianne Vos (CCC – Liv) a 2’26; 7)Uttrup Cecilie Ludwig (FDJ Nouvelle) a 2’40”; 8)Lisa Brennaur (Ceratizit) a 3’26”; 9)Ann Karol Canuel (Boels Dolmans) a 4’20”; 10)Marta Bastianelli (Alè BTC Ljubljana) a 5’20”.

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CRONACA: Prima attaccante la Shapira ma la fuga dura poco, mentre il gruppo ben presto si assottiglia e davanti in zona rifornimento dopo il 4° settore sterrato rimangono una cinquantina di atlete mentre il caldo è asfissiante e la selezione impietosa. A 60 Km dall’arrivo sono rimaste in venti davanti, tra le nuvole di polvere sollevate al passaggio di moto e auto del seguito. Ci sono alcuni rientri a quando mancano 45 Km all’arrivo tornano ad essere in 37 sulle testa. Nuova selezione e quindi l’attacco della spagnola Garcia a 36 Km dal traguardo. Un’azione spettacolare e coraggiosa, ma la campionessa del mondo è apparsa di un altro pianeta e dopo le recenti tre vittorie ottenute in Spagna ecco il poker 2020, che porta a sei le vittorie consecutive ottenute dall’iridata nelle ultime sei gare disputate dai mondiali dello scorso anno ad oggi.

Antonio Mannori

ORDINE DI ARRIVO: 1)Annemiek Van Vleuten (Mitchelton Scott) Km 136, in 4h03’54”, media Km 33,065; 2)Victoria Margarita Canellas Garcia (Alè BTC Ljubliana) a 22”; 3)Leah Thomas (Equipe Paule Ka) a 1’53”; 4)Anna Van Der Breggen (Boels Dolmans) a 2’06”; 5)Elisa Longo Borghini (Trek Segafredo) a 2’11; 6)Marianne Vos (CCC – Liv) a 2’26; 7)Uttrup Cecilie Ludwig (FDJ Nouvelle) a 2’40”; 8)Lisa Brennaur (Ceratizit) a 3’26”; 9)Ann Karol Canuel (Boels Dolmans) a 4’20”; 10)Marta Bastianelli (Alè BTC Ljubljana) a 5’20”.

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