Scatta con decisione ad una manciata di chilometri dall’arrivo guadagnando secondo su secondo nei 5 chilometri che mancano all’arrivo
Varese, 03 ottobre 2023 – Un corridore col cognome che inizia con un “Van” ieri Aert alla Bernocchi e anche oggi alla Tre Valli con Wilder, entrambi belgi. Oggi ad imporsi a Varese è stato un giovane belga (23 anni), alla sua seconda vittoria stagionale dopo una tappa al Giro di Germania ma, la vittoria di oggi ha una caratura di grosso spessore perché l’ha conquistata proprio alla classica decisione de “O la va o la spacca” una decisione che molto spesso premia ed oggi Van Wilder ha staccato e preceduto campioni come Pogacar, Roglic, (che si sono genuflessi a vicenda forse un po’ troppo….), il campione olimpico Richard Carapaz e, scusateci se è poco!
La Cronaca
Anche quest’anno la Tre Valli Varesine giunta alla 102° edizione, organizzata dalla SC Alfredo Binda del presidente Renzo Oldani, ha preso il via da Busto Arsizio per concludersi poi in un doppio circuito ripetuto 9 volte dei quali due lunghi con le salite del Montello e di Casciago nel finale. Il gruppo dei 172 corridori schieratisi ai nastri di partenza ha pedalato compatto nei 42 chilometri in linea da Busto Arsizio all’inizio del circuito dove i corridori hanno subito affrontato la salita del Montello dove Brambilla (Q36,5) “tira via” una fuga col suo compagno Calzoni, Battistella (Astana), Busatto (Intermarchè), Serrano (Movistar), Costiou (Arkea), Fetter (Eolo Kometa) e Martinelli (Green Project).Pedalano in perfetto accordo i 9 che diventano ben presto 8 perché Costiou è vittima di una foratura e viene ripreso dal gruppo. Questi Atleti pedaleranno per alcuni chilometri con vantaggi aggirantisi sempre intorno ai 5 minuti in un certo senso, complici anche squadroni come Uae e Jumbo Visma che si controllano a vista. Ed è la EF Education-Easypost) con lo stesso campione olimpico Carapaz a suonare la sveglia ricevendo appoggio e collaborazione dalla Soudal con l’ex iridato Alaphilippe e la Ineos con Sivakov e all’arrivo mancano 40 chilometri. La battaglia si fa sempre più accesa, in testa rimangono Calzoni (Q36,5), Barguil (Team Arkea-Samsic) e Kelderman (Jumbo Visma) che daranno del filo da torcere prima di essere ripresi dal gruppo che, all’inizio dell’ultimo giro del circuito finale vantano un vantaggio di 20” sugli inseguitori che raggiungono i fuggitivi ad una decina di chilometri dall’arrivo e nasce subito un contrattacco con Pogacar, Roglic, Sivakov, Carapaz, il canadese Woods, Zana, Izaguirre, Rodriguez e O’Connors. Poi il capolavoro lo realizza Van Wilder che scatta con decisione ad una manciata di chilometri dall’arrivo guadagnando secondo su secondo nei 5 chilometri che mancano all’arrivo. Tra gli inseguitori Carapaz non si rassegna e si lancia all’inseguimento di Van Wilder che ha tanto orgoglio, tanta determinazione e tanto merito, un vincitore un po’ sconosciuto ma che non ha tolto niente a nessuno.
ORDINE D’ARRIVO : 1) Ilan Van Wilder (Bel-Soudal-Quick Step) km. 196,540 in 4h36’11” media kmh. 42,698; 2)Richard Carapaz (Ecu-EF-Education Easypost) a 16”; 3)Alexandr Vlasov (Bora-Hansgrhoe) a 18”; 4)Primoz Roglic (Slo-Jumbo Visma) st; 5)Tadej Pogacar (Slo-Uae Team Emirates) st; 6)Michael Woods (Can-Israel Premier Tech) st; 7)Filippo Zana (Team Jayco Alula) st; 8)Ion Insausti Izaguirre (Esp-Cofidis) st; 9)Carlos Rodriguez Cano (Esp-Ineos Grenadiers) st; 10)Ben Oconnor (Aus-Ag2R Citroen Team) st.
Vito Bernardi