Si è tenuto nel pomeriggio di martedì 2 novembre, presso il Salone d’Onore del CONI, un Focus sulla sicurezza organizzato dall’Acsi, e al quale hanno partecipato anche il consigliere Gianantonio Crisafulli e il presidente della Commissione Sicurezza Roberto Sgalla.
ROMA – Si è tenuto nel pomeriggio di martedì 2 novembre, presso il Salone d’Onore del CONI, un Focus sulla sicurezza organizzato dall'Acsi, e al quale hanno partecipato anche il consigliere Gianantonio Crisafulli e il presidente della Commissione Sicurezza Roberto Sgalla.
“Un incontro proficuo, ricco di spunti interessanti, che hanno permesso di fare il punto sulla situazione attuale in Italia riguardo il tema della sicurezza” ha commentato Crisafulli. “Su questo tema non ha senso dividersi; è invece molto più utile collaborare, per riuscire a completare quei cambiamenti necessari affinché si riducano drasticamente i rischi per gli utenti delle bicicletta. E’ stata anche l’occasione per ricordare quali sono i punti qualificanti dell’azione della Federazione su questo argomento: dalle richieste di intervento sul codice della strada alla realizzazione di piste ciclabili, dall’uso del casco all’aumento delle garanzie assicurative.”
L’incontro si è aperto con i saluti del presidente del CONI Giovanni Malagò e del presidente dell’ACSI Antonino Viti, che hanno richiamato il legislatore ad un maggiore impegno in questo campo. Ospite d’onore Vincenzo Nibali, che ha raccontato la sua personale esperienza riguardo i pericoli durante gli allenamenti individuando nella mancanza di strutture e soprattutto nell’uso del telefonino le cause dei rischi maggiori.
Collegato da remoto Roberto Sgalla, presidente della Commissione direttori di corsa e sicurezza della FCI. “Con il boom della bicicletta sono aumentati anche gli incidenti che hanno coinvolto ii ciclisti. Ci vogliono interventi da parte del legislatore (vedi codice della strada), ma bisogna anche elevare la qualità delle attività organizzate. L’Italia è il paese in cui si organizzano il maggior numero di granfondo, oltre 600; una media di quasi 2 al giorno. Molte di queste non garantiscono standard adeguati.”
La partecipazione dei dirigenti federali ad un evento organizzato da un ente di promozione sportiva, come sottolineato da tutti i relatori, segna un passaggio fondamentale: “è l'avvio di un percorso di collaborazione tra la Federazione e l'Ente – conclude Crisafulli – che si perfezionerà nei prossimi mesi e che porterà a condividere un percorso comune su diversi temi quali, ad esempio, la formazione, la giustizia sportiva, la sicurezza delle manifestazioni e la condivisione dei calendari.” (AU)