Bel colpo sul traguardo di Pescara davanti a Rubio e Savini. A 6 chilometri dall’arrivo il laziale è salito in cattedra con un’azione incisiva allo scollinamento di Montesilvano Colle, guadagnando quel margine sufficiente che gli è bastato per andarsi a prendere la vittoria.
PESCARA – Lezione di forza e di stile al culmine di una sontuosa performance per Valerio Conti che ha messo la firma sulla vittoria del 73°Trofeo Matteotti, la classica professionistica disputata a Pescara che ha visto sul podio lo spagnolo Diego Rubio Hernandez e Manuel Savini.
È stato un Matteotti che ha ritrovato quest’anno, in via del tutto eccezionale, la vecchia collocazione naturale nel mese di agosto (ma dal 2021 già calendarizzata al 19 settembre) ma come sempre dall’alta caratura organizzativa grazie all’Unione Ciclistica Fernando Perna con la regia del patron Daniele Sebastiani, coaudivato dal direttore tecnico dell’organizzazione Stefano Giuliani, dal presidente onorario Renato Ricci e dal segretario Dino Renzetti, più la collaborazione tecnica del Gruppo Sportivo Emilia di Adriano Amici.
A dare manforte al prestigio della corsa anche la spettacolarità del percorso collinare tra Pescara e Montesilvano Colle (13 giri di 15 chilometri cadauno), abbastanza selettivo tra salita e discesa, senza dimenticare il caldo superiore ai 33 gradi.
A prendere il via alla corsa 141 corridori in rappresentanza di 24 team con gli abruzzesi Andrea Di Renzo della Vini Zabù KTM (da Selva d’Altino), Emanuele Onesti della Giotti Victoria-Savini Due (da Montesilvano), Ivan Martinelli della D’Amico UM Tools (Lanciano), Francesco Di Felice (Pescara), Jacopo Cortese (Roseto degli Abruzzi), Antonio Di Sante (Roseto degli Abruzzi) e Davide Leone (Nereto) della Sangemini MG Kvis.
Il colombiano William Munoz (Colombia Tierra de Atletas), il lettone Viesturs Luksevics (Amore&Vita Prodir), Valter Ghigino (D'Amico UM Tools) e Giulio Masotto (Colpack Ballan) sono stati a lungo i protagonisti della fuga a quattro che è scappata via dal gruppo dopo due giri con un vantaggio massimo di quattro minuti e che è stata neutralizzata al chilometro 129.
Con il gruppo dei migliori orfano di Giovanni Visconti (Vini Zabù KTM) a causa di una caduta a 50 chilometri dal traguardo, la gara ha vissuto il suo momento di svolta al penultimo giro dove si sono avvantaggiati Mauro Finetto (Nippo Delko Provence), Jan Bakelants (Bel, Circus-Wanty Gobert), Simone Velasco (Gazprom RusVelo), Valerio Conti (UAE Team Emirates), Nicola Conci (Trek Segafredo), Lorenzo Rota (Vini Zabù KTM), Diego Rubio Hernandez (Spa, Burgos BH), Jelle Vanendert (Bel, Bingoal WB), Gonzalo Serrano (Spa, Caja Rural RGA), Riccardo Lucca (General Store Essegibi F.lli Curia) e Jacopo Mosca (Trek Segafredo).
A 6 chilometri dall’arrivo Conti è salito in cattedra con un’azione incisiva allo scollinamento di Montesilvano Colle, guadagnando quel margine sufficiente che gli è bastato per andarsi a prendere la vittoria di pochissimo su Rubio Hernandez e Savini, a seguire Velasco, Vincenzo Albanese (Bardiani CSF Faizanè). Arjen Livyns (Bel, Bingoal Wb), Finetto, Paolo Totò (Work Service – Dinatek – Vega), Bakelants e Serrano fino al decimo posto, 33°posizione e primo degli abruzzesi il corridore di Roseto degli Abruzzi Antonio Di Sante della Sangemini Trevigiani MG Kvis.
Il romano Conti, alla quarta vittoria in carriera tra i professionisti (6 giorni in maglia rosa al Giro d’Italia 2019), ha interpretato il finale di questa corsa con forza, fantasia e coraggio: “La gara è stata durissima, eravamo tutti al gancio poichè c’era molta stanchezza. Io ho giocato d’astuzia nei giri precedenti, poi ho attaccato prima dell’ultimo strappo, in un momento di bagarre e sono riuscito a tenere fin sul traguardo. Una soddisfazione grandissima tornare a vincere in un 2020 anomalo con poche gare. La mia mente era focalizzata su questo obiettivo dove bisogna dare tutto e non bisogna aspettare, ma adesso punterò a fare bene al Giro d’Italia”.
È arrivato soltanto a 1 secondo dalla vittoria lo spagnolo Rubio Hernandez: “Conti è stato superlativo in salita, negli ultimi due chilometri ci ho provato con convinzione ad inseguirlo, tirando fuori una grande prestazione contro un avversario molto valido”.
Terzo come nel 2019 Savini, un giovane atleta bravo e volenteroso, nativo di Reggio Emilia ma residente in Toscana a Massa, al quale si addice alle sue caratteristiche questa corsa: “Quest’anno ci sono andato anche più vicino dello scorso anno poiché le sensazioni erano veramente ottime. Forse per questo sono un po’ meno soddisfatto ma proverò a fare del mio meglio nelle prossime gare. Probabilmente ho fatto un errore a non considerare fin da subito l’azione dei vari Conci, Conti, Rota e gli altri, poiché ero nelle retrovie e ho dovuto compiere un grande sforzo per rientrare. Adesso testa al Memorial Pantani e poi cercherò di farmi trovare pronto per la Tirreno-Adriatico”.
Ma dietro il terzo posto di Savini c’è un gran pezzo di Pescara per merito del suo direttore sportivo Alessandro Donati che ha elogiato il proprio corridore per aver messo il cuore e corso con la mentalità vincente, ottenendo un podio che dà morale alla compagine di Bruno e Roberto Reverberi per le prossime corse.
“Il Trofeo Matteotti è la corsa che regala ogni anno incertezza e spettacolo insieme al gran caldo – ha affermato Stefano Giuliani, direttore tecnico dell’organizzazione –. Siamo stati bravi sia noi organizzatori che il pubblico perché non è stato facile allestire questa edizione con la rimodulazione del calendario internazionale e le normative sanitarie vigenti”.
Degno di nota il calore del pubblico molto composto e che ha rispettato le normative anti Covid-19, per sostenere da vicino i protagonisti sia a Piazza della Rinascita (sfilata delle squadre) che a Piazza Duca degli Abruzzi (sede di partenza e di arrivo) alla presenza di Marco Marsilio (presidente della Regione Abruzzo), Antonio Zaffiri (presidente della Provincia di Pescara), Carlo Masci (sindaco di Pescara) e Patrizia Martelli (assessore allo sport di Pescara).
ORDINE D’ARRIVO 73° TROFEO MATTEOTTI
1° Valerio Conti (Uae Team Emirates) 195 chilometri in 4.58’07” media 39,126 km/h
2° Diego Rubio Hernandez (Spa, Burgos – Bh) a 1”
3° Daniel Savini (Bardiani CSF Faizane')
4° Simone Velasco (Gazprom – Rusvelo) a 13”
5° Vincenzo Albanese (Bardiani CSF Faizane')
6° Arjen Livyns (Bel, Bingoal Wb)
7° Mauro Finetto (Nippo Delko Provence)
8° Paolo Totò (Work Service – Dynatek – Vega)
9° Jan Bakelants (Bel, Circus – Wanty Gobert)
10° Gonzalo Serrano Rodriguez (Spa, Caja Rural – Seguros Rga)