Il decreto Rilancio ha introdotto delle agevolazioni fiscali per i contribuenti che, durante l’emergenza epidemiologica, hanno adottato misure di adeguamento degli ambienti di lavoro, di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione.
Il decreto Rilancio ha introdotto delle agevolazioni fiscali per i contribuenti che, durante l’emergenza epidemiologica, hanno adottato misure di adeguamento degli ambienti di lavoro, di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione.
In dettaglio:
1. Credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione
Contribuenti interessati
Soggetti esercenti attività d'impresa, arti e professioni, enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Attenzione: La Comunicazione può essere inviata dal 20 luglio al 7 settembre 2020.
Ammontare del credito
Il credito d’imposta, per ciascun beneficiario, è pari al 60% delle spese complessive risultanti dall’ultima comunicazione validamente presentata, in assenza di successiva rinuncia. In ogni caso, il credito d’imposta richiesto non può eccedere il limite di 60.000 euro.
Cessione del credito d’imposta
Fino al 31 dicembre 2021 i soggetti aventi diritto al credito d’imposta possono optare per la cessione, anche parziale, del credito stesso ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari. La cessione può riguardare esclusivamente la quota del credito relativa alle spese effettivamente sostenute, nei limiti dell’importo fruibile.
2. Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro
Contribuenti interessati
Soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, associazioni, fondazioni ed enti privati, compresi gli enti del Terzo settore
Attenzione: La comunicazione può essere inviata dal 20 luglio 2020 al 30 novembre 2021. Nel caso in cui sia inviata dopo il 31 dicembre 2020, devono essere indicate esclusivamente le spese ammissibili sostenute nel 2020.
I soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni indicano, nell’apposito campo del modello di comunicazione, il tipo di attività economica svolta, rappresentato da uno dei codici ATECO riportati nell’elenco allegato – pdf.
Ammontare del credito
L’ammontare massimo fruibile da ciascun beneficiario è pari al 60% delle spese complessive risultanti dall’ultima comunicazione validamente presentata, in assenza di successiva rinuncia. L’ammontare massimo delle spese ammissibili non può eccedere il limite di 80.000 euro.
Il credito d’imposta, fino all’ammontare massimo fruibile, può essere utilizzato esclusivamente in compensazione dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021.
Cessione del credito
Fino al 31 dicembre 2021 i soggetti aventi diritto al credito d’imposta possono optare per la cessione, anche parziale, del credito stesso ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari. La cessione può riguardare esclusivamente la quota del credito relativa alle spese effettivamente sostenute, nei limiti dell’importo fruibile. Il soggetto beneficiario del credito può utilizzare per la cessione il servizio web dedicato disponibile nell’area autenticata.
La comunicazione della cessione del credito può essere inviata dal 1° ottobre 2020.
Per poter accedere al credito d’imposta i contribuenti interessati devono comunicare all’Agenzia delle Entrate
– l’ammontare delle spese ammissibili sostenute fino al mese precedente alla data di sottoscrizione della comunicazione
– l’importo che prevedono di sostenere successivamente, fino al 31 dicembre 2020.
Per entrambi i crediti d’imposta deve essere utilizzato l’apposito modello di comunicazione di cui all’allegato pdf.
I contribuenti interessati possono trasmettere la comunicazione, esclusivamente in modalità telematica, sia direttamente sia avvalendosi di un intermediario, utilizzando l’applicativo web dedicato disponibile in area riservata (Entratel/Fisconline) o i tradizionali canali telematici dell’Agenzia.
Allegati: