Grazie all’impegno di un gruppo di amici a cui fanno capo gli irriducibili e vulcanici Gabriele Tomaello e Luciano Martellozzo

VENEZIA – Grazie all'impegno di un gruppo di amici a cui fanno capo gli irriducibili e vulcanici Gabriele Tomaello e Luciano Martellozzo il fenomeno gravel, ovvero la tendenza ciclistica del momento che consente un grande divertimento pedalando in assoluta autonomia, sta facendo registrare un gran numero di adesioni in provincia di Venezia. Dopo il settore mountain bike che continua a tenere testa da oltre 30 anni (nel Veneto è 'esploso' per merito delle città lagunari grazie al 'Trofeo d'Autunno-La Storia Siamo Noi', giunto alla 33^ edizione) e al boom della E-bike (quelle elettriche) da alcuni anni il mercato della bicicletta sta vivendo una vera e propria rivoluzione legata proprio al settore gravel.

"Una nuova sfida ambientale per il mondo dello sport delle due ruote – hanno precisato i suo sostenitori – un modo per pedalare all’aria aperta, lontano dalle insidie del traffico, una via di mezzo tra le bici da strada e quelle di mountain-bike, con un assetto meno impegnativo e più confortevole che favorisce il benessere e la salute". Sono trascorsi oltre tre mesi dalla prima gara ufficiale del settore gravel in Veneto riservata ai professionisti in occasione della partenza dal Lido di Jesolo e arrivo a Piazzola sul Brenta, dopo aver attraversato la ciclabile del Sile e la famosissima Ostiglia, per un totale di 130 km, cento dei quali di sterrato. Chi ha avuto modo di provare per la prima volta una gravel ha tenuto a precisare di aver vissuto un'esperienza unica, utile soprattutto a chi pratica il settore strada permettendo di misurarsi anche nel fuoristrada.

Da pochi giorni, inoltre, è stato ufficializzato per il 2022 dall’Unione Ciclistica Internazionale un interessante Circuito dedicato al settore. Proprio per questo il Veneto è in prima linea grazie all’ex professionista Filippo Pozzato a cui va dato il merito di aver organizzato il 15 ottobre scorso la prima competizione internazionale per la categoria maggiore in occasione della Serenissima Gravel. Appuntamento che faceva parte delle quattro prove del "Ride The Dreamland" che comprendeva per il settore strada il Giro del Veneto, la Granfondo VenetoGo e la Veneto Classic.

Alla provincia di Venezia, con in testa Santa Maria di Sala (la città italiana dove è nato un gran numero di campioni dello sport del pedale), va il merito di aver portato alla ribalta prima il settore mountain-bike e ora anche quello gravel in un territorio privo di altimetrie. Proprio nella cittadina salese esiste già una realtà da alcuni anni legata al gravel e tra i primi in assoluto a credere nell’evoluzione del mezzo è stato con la giusta denominazione lo "Spirito Libero Gravel" grazie al presidententissimo Gabriele Tomaello consapevole che il mezzo permette la libertà senza pressioni agonistiche, di stare lontani da pericoli e che ha come slogan ufficiale "Alla scoperta del territorio". "Un mezzo – hanno ricordato Tomaello e Martellozzo – che consente anche ai giovani stradisti di allenarsi nel periodo invernale, viste le geometrie del telaio, quasi identiche a quelle da corsa e soprattutto a migliorare l’abilità e la sensibilità di guida". Santa Maria di Sala si è quindi ancora una volta confermata terra dei campioni e della bicicletta.

Francesco Coppola


Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





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Veneto - Il fenomeno gravel a Venezia

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Grazie all'impegno di un gruppo di amici a cui fanno capo gli irriducibili e vulcanici Gabriele Tomaello e Luciano Martellozzo

VENEZIA - Grazie all'impegno di un gruppo di amici a cui fanno capo gli irriducibili e vulcanici Gabriele Tomaello e Luciano Martellozzo il fenomeno gravel, ovvero la tendenza ciclistica del momento che consente un grande divertimento pedalando in assoluta autonomia, sta facendo registrare un gran numero di adesioni in provincia di Venezia. Dopo il settore mountain bike che continua a tenere testa da oltre 30 anni (nel Veneto è 'esploso' per merito delle città lagunari grazie al 'Trofeo d'Autunno-La Storia Siamo Noi', giunto alla 33^ edizione) e al boom della E-bike (quelle elettriche) da alcuni anni il mercato della bicicletta sta vivendo una vera e propria rivoluzione legata proprio al settore gravel.

"Una nuova sfida ambientale per il mondo dello sport delle due ruote - hanno precisato i suo sostenitori - un modo per pedalare all’aria aperta, lontano dalle insidie del traffico, una via di mezzo tra le bici da strada e quelle di mountain-bike, con un assetto meno impegnativo e più confortevole che favorisce il benessere e la salute". Sono trascorsi oltre tre mesi dalla prima gara ufficiale del settore gravel in Veneto riservata ai professionisti in occasione della partenza dal Lido di Jesolo e arrivo a Piazzola sul Brenta, dopo aver attraversato la ciclabile del Sile e la famosissima Ostiglia, per un totale di 130 km, cento dei quali di sterrato. Chi ha avuto modo di provare per la prima volta una gravel ha tenuto a precisare di aver vissuto un'esperienza unica, utile soprattutto a chi pratica il settore strada permettendo di misurarsi anche nel fuoristrada.

Da pochi giorni, inoltre, è stato ufficializzato per il 2022 dall’Unione Ciclistica Internazionale un interessante Circuito dedicato al settore. Proprio per questo il Veneto è in prima linea grazie all’ex professionista Filippo Pozzato a cui va dato il merito di aver organizzato il 15 ottobre scorso la prima competizione internazionale per la categoria maggiore in occasione della Serenissima Gravel. Appuntamento che faceva parte delle quattro prove del "Ride The Dreamland" che comprendeva per il settore strada il Giro del Veneto, la Granfondo VenetoGo e la Veneto Classic.

Alla provincia di Venezia, con in testa Santa Maria di Sala (la città italiana dove è nato un gran numero di campioni dello sport del pedale), va il merito di aver portato alla ribalta prima il settore mountain-bike e ora anche quello gravel in un territorio privo di altimetrie. Proprio nella cittadina salese esiste già una realtà da alcuni anni legata al gravel e tra i primi in assoluto a credere nell’evoluzione del mezzo è stato con la giusta denominazione lo "Spirito Libero Gravel" grazie al presidententissimo Gabriele Tomaello consapevole che il mezzo permette la libertà senza pressioni agonistiche, di stare lontani da pericoli e che ha come slogan ufficiale "Alla scoperta del territorio". "Un mezzo - hanno ricordato Tomaello e Martellozzo - che consente anche ai giovani stradisti di allenarsi nel periodo invernale, viste le geometrie del telaio, quasi identiche a quelle da corsa e soprattutto a migliorare l’abilità e la sensibilità di guida". Santa Maria di Sala si è quindi ancora una volta confermata terra dei campioni e della bicicletta.

Francesco Coppola


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Grazie all'impegno di un gruppo di amici a cui fanno capo gli irriducibili e vulcanici Gabriele Tomaello e Luciano Martellozzo

VENEZIA - Grazie all'impegno di un gruppo di amici a cui fanno capo gli irriducibili e vulcanici Gabriele Tomaello e Luciano Martellozzo il fenomeno gravel, ovvero la tendenza ciclistica del momento che consente un grande divertimento pedalando in assoluta autonomia, sta facendo registrare un gran numero di adesioni in provincia di Venezia. Dopo il settore mountain bike che continua a tenere testa da oltre 30 anni (nel Veneto è 'esploso' per merito delle città lagunari grazie al 'Trofeo d'Autunno-La Storia Siamo Noi', giunto alla 33^ edizione) e al boom della E-bike (quelle elettriche) da alcuni anni il mercato della bicicletta sta vivendo una vera e propria rivoluzione legata proprio al settore gravel.

"Una nuova sfida ambientale per il mondo dello sport delle due ruote - hanno precisato i suo sostenitori - un modo per pedalare all’aria aperta, lontano dalle insidie del traffico, una via di mezzo tra le bici da strada e quelle di mountain-bike, con un assetto meno impegnativo e più confortevole che favorisce il benessere e la salute". Sono trascorsi oltre tre mesi dalla prima gara ufficiale del settore gravel in Veneto riservata ai professionisti in occasione della partenza dal Lido di Jesolo e arrivo a Piazzola sul Brenta, dopo aver attraversato la ciclabile del Sile e la famosissima Ostiglia, per un totale di 130 km, cento dei quali di sterrato. Chi ha avuto modo di provare per la prima volta una gravel ha tenuto a precisare di aver vissuto un'esperienza unica, utile soprattutto a chi pratica il settore strada permettendo di misurarsi anche nel fuoristrada.

Da pochi giorni, inoltre, è stato ufficializzato per il 2022 dall’Unione Ciclistica Internazionale un interessante Circuito dedicato al settore. Proprio per questo il Veneto è in prima linea grazie all’ex professionista Filippo Pozzato a cui va dato il merito di aver organizzato il 15 ottobre scorso la prima competizione internazionale per la categoria maggiore in occasione della Serenissima Gravel. Appuntamento che faceva parte delle quattro prove del "Ride The Dreamland" che comprendeva per il settore strada il Giro del Veneto, la Granfondo VenetoGo e la Veneto Classic.

Alla provincia di Venezia, con in testa Santa Maria di Sala (la città italiana dove è nato un gran numero di campioni dello sport del pedale), va il merito di aver portato alla ribalta prima il settore mountain-bike e ora anche quello gravel in un territorio privo di altimetrie. Proprio nella cittadina salese esiste già una realtà da alcuni anni legata al gravel e tra i primi in assoluto a credere nell’evoluzione del mezzo è stato con la giusta denominazione lo "Spirito Libero Gravel" grazie al presidententissimo Gabriele Tomaello consapevole che il mezzo permette la libertà senza pressioni agonistiche, di stare lontani da pericoli e che ha come slogan ufficiale "Alla scoperta del territorio". "Un mezzo - hanno ricordato Tomaello e Martellozzo - che consente anche ai giovani stradisti di allenarsi nel periodo invernale, viste le geometrie del telaio, quasi identiche a quelle da corsa e soprattutto a migliorare l’abilità e la sensibilità di guida". Santa Maria di Sala si è quindi ancora una volta confermata terra dei campioni e della bicicletta.

Francesco Coppola