Fuga da lontano per i due compagni di squadra che regalano momenti di ciclismo romantico e fairplay sul traguardo. Vince il polacco, mentre l’ecuadoriano si prende la maglia a pois. Roglic sempre in maglia gialla.

Nella diciottesima frazione trionfa Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), al primo successo alla Grande Boucle che corona una fuga di oltre 160 km, condotta con il compagno di squadra Carapaz. La formazione che doveva sbancare il Tour, non potendo più puntare alla generale dopo quasi dieci anni di dominio ininterrotto (solo da Nibali), ha deciso di vincere una tappa "alla grande". Con una fuga da lontano e in coppia. Il coraggio della Ineos regala una pagina romantica di ciclismo: dopo oltre 160 chilometri di fuga arrivo in parata e tanto fairplay che probabilmente farà storcere il naso a qualcuno. Sulla linea del traguardo Kwiatkowski e Carapaz si abbracciano. Pare che tutto sia stato deciso dal direttore sportivo: a Kwiatkowski la vittoria, a Carapaz la maglia a pois, quella di miglior scalatore. Dietro la maglia gialla Roglic consolida la sua leadership: ogni giorno di meno è un passo verso la gloria.

Sulle pendenze della Montée du plateau des Glieres (Hors catégorie di 6 km, all’11,2%) si vedono due gare in una: davanti Kwiatkowski e Carapaz staccano Pello Bilbao, stritolato nella morsa degli uomini della Ineos-Grenadiers. Più indietro Mikel Landa scatta dal gruppo dei big, cercando di rientrare in orbita podio. Ma il ritmo della Jumbo-Visma è inesorabile. I giallo-neri tengono il basco nel mirino, per riprenderlo in vista dello scollinamento.

Ne fanno le spese Uran, Valverde e Yates. In vista del GPM Mas e Pogacar provano a graffiare, ma Roglic corre da padrone e nel successivo tratto in sterrato mette alla frusta i rivali. Ancora una volta la sfortuna si accanisce con Richie Porte, vittima di una foratura. Con tenacia l'australiano ricuce il gap ai -10 chilometri. Il gruppo dei leader recupera tutti gli avventurieri di giornata e si avvicina ai due fuggitivi. Ma ormai è troppo tardi: fa festa la Ineos, con un fenomenale Van Aert, terzo, che ruba pericolosi secondi d'abbuono. Da cannibale, Roglic non concede neanche la quarta posizione a uno sfiduciato Pogacar, battendolo allo sprint.

CLASSIFICA GENERALE

?1. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) in 79h 45 '30''; 2. Tadej Pogacar (UAE Emirates) +57"; 3. Miguel Angel Lopez (Astana) +1'27"; 4. Richie Porte +3'06"; 5. Mikel Landa +3'28"; 6. Enric Mas +4'19"; 7. Adam Yates +5'55"; 8. Rigoberto Uran +6'05"; 9. Tom Dumoulin +7'24"; 10. Alejandro Valverde +12'12".


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Tour de France - Il colpo della Ineos, con Kwiatkowski e Carapaz

Fuga da lontano per i due compagni di squadra che regalano momenti di ciclismo romantico e fairplay sul traguardo. Vince il polacco, mentre l'ecuadoriano si prende la maglia a pois. Roglic sempre in maglia gialla.

Fuga da lontano per i due compagni di squadra che regalano momenti di ciclismo romantico e fairplay sul traguardo. Vince il polacco, mentre l'ecuadoriano si prende la maglia a pois. Roglic sempre in maglia gialla.

Nella diciottesima frazione trionfa Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), al primo successo alla Grande Boucle che corona una fuga di oltre 160 km, condotta con il compagno di squadra Carapaz. La formazione che doveva sbancare il Tour, non potendo più puntare alla generale dopo quasi dieci anni di dominio ininterrotto (solo da Nibali), ha deciso di vincere una tappa "alla grande". Con una fuga da lontano e in coppia. Il coraggio della Ineos regala una pagina romantica di ciclismo: dopo oltre 160 chilometri di fuga arrivo in parata e tanto fairplay che probabilmente farà storcere il naso a qualcuno. Sulla linea del traguardo Kwiatkowski e Carapaz si abbracciano. Pare che tutto sia stato deciso dal direttore sportivo: a Kwiatkowski la vittoria, a Carapaz la maglia a pois, quella di miglior scalatore. Dietro la maglia gialla Roglic consolida la sua leadership: ogni giorno di meno è un passo verso la gloria.

Sulle pendenze della Montée du plateau des Glieres (Hors catégorie di 6 km, all’11,2%) si vedono due gare in una: davanti Kwiatkowski e Carapaz staccano Pello Bilbao, stritolato nella morsa degli uomini della Ineos-Grenadiers. Più indietro Mikel Landa scatta dal gruppo dei big, cercando di rientrare in orbita podio. Ma il ritmo della Jumbo-Visma è inesorabile. I giallo-neri tengono il basco nel mirino, per riprenderlo in vista dello scollinamento.

Ne fanno le spese Uran, Valverde e Yates. In vista del GPM Mas e Pogacar provano a graffiare, ma Roglic corre da padrone e nel successivo tratto in sterrato mette alla frusta i rivali. Ancora una volta la sfortuna si accanisce con Richie Porte, vittima di una foratura. Con tenacia l'australiano ricuce il gap ai -10 chilometri. Il gruppo dei leader recupera tutti gli avventurieri di giornata e si avvicina ai due fuggitivi. Ma ormai è troppo tardi: fa festa la Ineos, con un fenomenale Van Aert, terzo, che ruba pericolosi secondi d'abbuono. Da cannibale, Roglic non concede neanche la quarta posizione a uno sfiduciato Pogacar, battendolo allo sprint.

CLASSIFICA GENERALE

?1. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) in 79h 45 '30''; 2. Tadej Pogacar (UAE Emirates) +57"; 3. Miguel Angel Lopez (Astana) +1'27"; 4. Richie Porte +3'06"; 5. Mikel Landa +3'28"; 6. Enric Mas +4'19"; 7. Adam Yates +5'55"; 8. Rigoberto Uran +6'05"; 9. Tom Dumoulin +7'24"; 10. Alejandro Valverde +12'12".


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Nella diciottesima frazione trionfa Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), al primo successo alla Grande Boucle che corona una fuga di oltre 160 km, condotta con il compagno di squadra Carapaz. La formazione che doveva sbancare il Tour, non potendo più puntare alla generale dopo quasi dieci anni di dominio ininterrotto (solo da Nibali), ha deciso di vincere una tappa "alla grande". Con una fuga da lontano e in coppia. Il coraggio della Ineos regala una pagina romantica di ciclismo: dopo oltre 160 chilometri di fuga arrivo in parata e tanto fairplay che probabilmente farà storcere il naso a qualcuno. Sulla linea del traguardo Kwiatkowski e Carapaz si abbracciano. Pare che tutto sia stato deciso dal direttore sportivo: a Kwiatkowski la vittoria, a Carapaz la maglia a pois, quella di miglior scalatore. Dietro la maglia gialla Roglic consolida la sua leadership: ogni giorno di meno è un passo verso la gloria.

Sulle pendenze della Montée du plateau des Glieres (Hors catégorie di 6 km, all’11,2%) si vedono due gare in una: davanti Kwiatkowski e Carapaz staccano Pello Bilbao, stritolato nella morsa degli uomini della Ineos-Grenadiers. Più indietro Mikel Landa scatta dal gruppo dei big, cercando di rientrare in orbita podio. Ma il ritmo della Jumbo-Visma è inesorabile. I giallo-neri tengono il basco nel mirino, per riprenderlo in vista dello scollinamento.

Ne fanno le spese Uran, Valverde e Yates. In vista del GPM Mas e Pogacar provano a graffiare, ma Roglic corre da padrone e nel successivo tratto in sterrato mette alla frusta i rivali. Ancora una volta la sfortuna si accanisce con Richie Porte, vittima di una foratura. Con tenacia l'australiano ricuce il gap ai -10 chilometri. Il gruppo dei leader recupera tutti gli avventurieri di giornata e si avvicina ai due fuggitivi. Ma ormai è troppo tardi: fa festa la Ineos, con un fenomenale Van Aert, terzo, che ruba pericolosi secondi d'abbuono. Da cannibale, Roglic non concede neanche la quarta posizione a uno sfiduciato Pogacar, battendolo allo sprint.

CLASSIFICA GENERALE

?1. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) in 79h 45 '30''; 2. Tadej Pogacar (UAE Emirates) +57"; 3. Miguel Angel Lopez (Astana) +1'27"; 4. Richie Porte +3'06"; 5. Mikel Landa +3'28"; 6. Enric Mas +4'19"; 7. Adam Yates +5'55"; 8. Rigoberto Uran +6'05"; 9. Tom Dumoulin +7'24"; 10. Alejandro Valverde +12'12".