Il corridore olandese del DMT Racing Team, insieme al compagno Tiago Ferreira, ha fatto il vuoto nei 110 km e oltre 4000 metri di dislivello – Tra le donne Esther Süss continua il suo percorso netto
Se la Queen Stage rappresentava la prova del nove, Hans Becking l’ha superata pienamente. La quarta tappa di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race, che mercoledì 30 settembre ha portato i corridori da Fanano (MO) a Castelnovo ne’ Monti (RE), è stata la nuova conferma della superiorità degli uomini del DMT Racing Team, che hanno preso la testa della corsa fin dai primissimi metri dei 110 km e 4200 metri di dislivello complessivi, arrivando poi assieme sul traguardo del Centro “Don Bosco” della cittadina reggiana.
Pronti, via, e sul Passo del Saltello Becking e Ferreira, accompagnati da uno splendido panorama a cielo aperto degli Appennini emiliani, hanno preso il largo, spianando poi anche Passo San Pellegrino, Passo delle Radici e Passo del Giovarello. Sempre insieme, i due non hanno mollato la testa per tutte le 5h48’ di gara e sono stati i primi a poter ammirare da vicino la Pietra di Bismantova, dopo aver superato l’ultima importante salita di giornata il Passo della Cisa.
L’olandese, con la vittoria odierna, che si somma a quella nella cronometro inaugurale di Porretta Terme, è sempre più leader della classifica generale, mentre il compagno di squadra Ferreira, campione europeo Marathon, è saldo in seconda posizione. Terzo di tappa, a 9’16”, ha chiuso il francese Joseph De Poortere (Rockrider-Decathlon), che ha anticipato Lorenzo Samparisi (KTM Alchemist Dama) nella volata a due.
“Quasi sei ore di corsa, è stata davvero dura! Ma ne è valsa la pena – ha esordito Becking -. La salita iniziale su asfalto è stata davvero fantastica, c'era una visuale sugli Appennini sempre più incredibile pian piano che si saliva. Tiago ed io abbiamo impostato il nostro ritmo fin da subito e restare insieme è stata una scelta intelligente, visto che affrontare sei ore da solo non sarebbe stato così divertente. È stata di gran lunga la tappa più lunga della mia stagione, e sicuramente anche una delle più dure”.
In classifica generale, Becking ha sempre 7’44” sul compagno di squadra Ferreira, mentre con la prestazione di oggi Samparisi è riuscito a blindare il terzo posto provvisorio a 24’58”, visto che Milton Ramos (Rockrider-Decathlon) ha chiuso ad oltre di 18 minuti dal vincitore.
“Se sono più vicino alla vittoria finale? Probabilmente sì, ma ho partecipato a tante corse a tappe e so che fino all’ultimo giorno non si può cantar vittoria – spiega ancora Becking -. Le gambe continuano a girare bene e comunque vada potrò tornare da Appenninica con ricordi molto positivi.
CHI FERMA ESTHER SÜSS?
Passano le giornate ma Esther Süss non sembra avere intenzione di mollare un millimetro, anzi. Oltre ad aver vinto la Queen Stage al femminile, l’ex campionessa del mondo ha chiuso addirittura al 20° posto assoluto fra gli atleti in gara, lasciandosi alle spalle fior di colleghi uomini. Seconda, a 28’22”, Gaia Ravaioli (KTM Alchemist Dama).
“Mentalmente è stata durissima oggi – spiega Süss, stravolta, dopo il traguardo -. Sono stata da sola per gran parte del tempo e anche se i paesaggi erano bellissimi ho sofferto molto. Cerco sempre di dare il massimo e scoprire i miei limiti, quando sono in sella mi piace dare tutta me stessa.”
GIOVEDÌ 1° OTTOBRE C’È LA PIETRA DI BISMANTOVA CON LA CASTELNOVO-CASTELNOVO (50 KM)
Giovedì 1° Ottobre è il giorno di Castelnovo ne’ Monti, visto che partenza e arrivo di tappa posti nella centrale Piazza Peretti. La prima parte del percorso ricalca un tratto affrontato nella prima edizione, ma in senso opposto: dopo i primi chilometri su asfalto si alternano strade forestali veloci e qualche trail in salita fino al paesino montano di Montemiscoso. Una salita di 5 km su asfalto porta alla stupenda cornice del Lago Calamone di origine glaciale. Da qui parte un lunghissimo ma piacevole trail in discesa, che riporta a Cervarezza, dove si prenderà una strada forestale in salita.
Tornati in quota ci sarà un’altra divertente discesa, che anticipa una serie di saliscendi su strade veloci fino a raggiungere la base della maestosa Pietra di Bismantova, ormai adottata come simbolo di Appeninica, che farà da cornice a tutta l’ultima parte su sentiero fino al ritorno in Piazza Peretti.