Uno dei fondatori della Gran Fondo Muretto di Alassio. E’ scomparso domenica 10 marzo a Monesi, vittima di una slavina. Aveva 43 anni.

Il Comitato Regionale Ligure piange la morte prematura di Simone Rossi, uno dei fondatori della Gran Fondo Muretto di Alassio e si unisce al dolore della famiglia per la terribile tragedia avvenuta Domenica 10 marzo a Monesi (IM).

Simone Rossi, 43 anni, ex assessore al Turismo del Comune di Alassio, era partito da Monesi, frazione di Triora, in alta valle Argentina, assieme ad altri cinque amici, tre donne e due uomini. Tutti esperti scialpinisti. Monesi è stata una stazione sciistica fino all’inverno 2015, quando la società che gestiva gli impianti ha interrotto l’attività. Sebbene gli impianti sono ancora fermi, la zona è tornata ad essere frequentata anche in inverno da scialpinisti e ciaspolatori. Le le ultime abbondanti nevicate, hanno spinto il gruppo di amici a voler affrontare le piste con gli sci, salendo con le pelli, nonostante l’allerta arancione diramata ieri nell’Imperiese, comunque terminata alle 14: l’incidente è avvenuto circa un’ora dopo.

La slavina si è staccata in località Ubaghetta, sotto il rifugio La Terza, all’altezza del terzultimo pilone della seggiovia oggi dismessa, mentre il gruppo stava salendo. Non sono stati pertanto loro a causare il distaccamento della slavina. Due dei sei scialpinisti sono stati solo sfiorati, gli altri quattro sono stati investiti in pieno. Sono stati gli altri due compagni a iniziare a scavare per estrarli dalla neve, attivando il dispositivo Artva. Il punto in cui si trovavano è stato individuato grazie a uno sci e ad altri oggetti. Nel frattempo è stato dato l’allarme. A Monesi sono arrivate, le squadre del Soccorso alpino e i vigili del fuoco, con tre elicotteri, due dei pompieri e uno del 118. Il campo base è stato allestito sul piazzale della frazione, da dove le squadre, assieme ai cani da ricerca, hanno raggiunto la zona della valanga.

I quattro dispersi erano già parzialmente in superficie. Le condizioni di Giordano erano le meno gravi, le due ragazze erano in ipotermia. Simone Rossi era incosciente. Le due donne sono state trasportate al Pronto soccorso dell’ospedale di Mondovì con gli elicotteri dei vigili del fuoco, e hanno superato la fase critica.

Rossi, invece, è stato affidato all’elicottero del 118 Grifo, che lo ha trasportato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Secondo quanto riferito dalla direzione dell’ospedale savonese, il 43enne era già deceduto al al suo arrivo, pochi minuti prima delle 17.

 

Federciclismo

Federazione Ciclistica Italiana





  1. Home
  2. Il CR Liguria piange Simone Rossi

Il CR Liguria piange Simone Rossi

Uno dei fondatori della Gran Fondo Muretto di Alassio. E' scomparso domenica 10 marzo a Monesi, vittima di una slavina. Aveva 43 anni.

Uno dei fondatori della Gran Fondo Muretto di Alassio. E' scomparso domenica 10 marzo a Monesi, vittima di una slavina. Aveva 43 anni.

Il Comitato Regionale Ligure piange la morte prematura di Simone Rossi, uno dei fondatori della Gran Fondo Muretto di Alassio e si unisce al dolore della famiglia per la terribile tragedia avvenuta Domenica 10 marzo a Monesi (IM).

Simone Rossi, 43 anni, ex assessore al Turismo del Comune di Alassio, era partito da Monesi, frazione di Triora, in alta valle Argentina, assieme ad altri cinque amici, tre donne e due uomini. Tutti esperti scialpinisti. Monesi è stata una stazione sciistica fino all’inverno 2015, quando la società che gestiva gli impianti ha interrotto l’attività. Sebbene gli impianti sono ancora fermi, la zona è tornata ad essere frequentata anche in inverno da scialpinisti e ciaspolatori. Le le ultime abbondanti nevicate, hanno spinto il gruppo di amici a voler affrontare le piste con gli sci, salendo con le pelli, nonostante l’allerta arancione diramata ieri nell’Imperiese, comunque terminata alle 14: l’incidente è avvenuto circa un’ora dopo.

La slavina si è staccata in località Ubaghetta, sotto il rifugio La Terza, all’altezza del terzultimo pilone della seggiovia oggi dismessa, mentre il gruppo stava salendo. Non sono stati pertanto loro a causare il distaccamento della slavina. Due dei sei scialpinisti sono stati solo sfiorati, gli altri quattro sono stati investiti in pieno. Sono stati gli altri due compagni a iniziare a scavare per estrarli dalla neve, attivando il dispositivo Artva. Il punto in cui si trovavano è stato individuato grazie a uno sci e ad altri oggetti. Nel frattempo è stato dato l’allarme. A Monesi sono arrivate, le squadre del Soccorso alpino e i vigili del fuoco, con tre elicotteri, due dei pompieri e uno del 118. Il campo base è stato allestito sul piazzale della frazione, da dove le squadre, assieme ai cani da ricerca, hanno raggiunto la zona della valanga.

I quattro dispersi erano già parzialmente in superficie. Le condizioni di Giordano erano le meno gravi, le due ragazze erano in ipotermia. Simone Rossi era incosciente. Le due donne sono state trasportate al Pronto soccorso dell’ospedale di Mondovì con gli elicotteri dei vigili del fuoco, e hanno superato la fase critica.

Rossi, invece, è stato affidato all’elicottero del 118 Grifo, che lo ha trasportato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Secondo quanto riferito dalla direzione dell’ospedale savonese, il 43enne era già deceduto al al suo arrivo, pochi minuti prima delle 17.

 

d03ec3d4-87ab-44df-9964-d3b64a348619

Ultime notizie

  1. Home
  2. Il CR Liguria piange Simone Rossi

Il CR Liguria piange Simone Rossi

Uno dei fondatori della Gran Fondo Muretto di Alassio. E' scomparso domenica 10 marzo a Monesi, vittima di una slavina. Aveva 43 anni.

Il Comitato Regionale Ligure piange la morte prematura di Simone Rossi, uno dei fondatori della Gran Fondo Muretto di Alassio e si unisce al dolore della famiglia per la terribile tragedia avvenuta Domenica 10 marzo a Monesi (IM).

Simone Rossi, 43 anni, ex assessore al Turismo del Comune di Alassio, era partito da Monesi, frazione di Triora, in alta valle Argentina, assieme ad altri cinque amici, tre donne e due uomini. Tutti esperti scialpinisti. Monesi è stata una stazione sciistica fino all’inverno 2015, quando la società che gestiva gli impianti ha interrotto l’attività. Sebbene gli impianti sono ancora fermi, la zona è tornata ad essere frequentata anche in inverno da scialpinisti e ciaspolatori. Le le ultime abbondanti nevicate, hanno spinto il gruppo di amici a voler affrontare le piste con gli sci, salendo con le pelli, nonostante l’allerta arancione diramata ieri nell’Imperiese, comunque terminata alle 14: l’incidente è avvenuto circa un’ora dopo.

La slavina si è staccata in località Ubaghetta, sotto il rifugio La Terza, all’altezza del terzultimo pilone della seggiovia oggi dismessa, mentre il gruppo stava salendo. Non sono stati pertanto loro a causare il distaccamento della slavina. Due dei sei scialpinisti sono stati solo sfiorati, gli altri quattro sono stati investiti in pieno. Sono stati gli altri due compagni a iniziare a scavare per estrarli dalla neve, attivando il dispositivo Artva. Il punto in cui si trovavano è stato individuato grazie a uno sci e ad altri oggetti. Nel frattempo è stato dato l’allarme. A Monesi sono arrivate, le squadre del Soccorso alpino e i vigili del fuoco, con tre elicotteri, due dei pompieri e uno del 118. Il campo base è stato allestito sul piazzale della frazione, da dove le squadre, assieme ai cani da ricerca, hanno raggiunto la zona della valanga.

I quattro dispersi erano già parzialmente in superficie. Le condizioni di Giordano erano le meno gravi, le due ragazze erano in ipotermia. Simone Rossi era incosciente. Le due donne sono state trasportate al Pronto soccorso dell’ospedale di Mondovì con gli elicotteri dei vigili del fuoco, e hanno superato la fase critica.

Rossi, invece, è stato affidato all’elicottero del 118 Grifo, che lo ha trasportato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Secondo quanto riferito dalla direzione dell’ospedale savonese, il 43enne era già deceduto al al suo arrivo, pochi minuti prima delle 17.