Diventa sempre più conveniente affiliarsi alla FCI: la prossima stagione i costi di affiliazione saranno solo di 150 euro mentre migliorano notevolmente i servizi assicurativi con l’introduzione della “diaria da gesso”.
ROMA – Ci sono due buoni motivi, per le società sportive, per affiliarsi alla Federazione Ciclistica Italiana nel 2021. Il primo è prettamente economico: “Il prossimo anno l’affiliazione costerà solo 150 euro – ricorda Gianantonio Crisafulli, consigliere referente in Consiglio federale per il settore amatoriale -. Tra i provvedimenti legati alla pandemia e al rilancio dell’attività questo è quello che viene incontro non solo alle società già affiliate nel 2020, ma anche alle nuove, che vorranno per la prima volta legarsi alla Federazione Ciclistica.”
Uno sconto del 50% che rende il costo di affiliazione tra i più bassi per quanto riguarda il ciclismo a fronte di una serie di servizi che saranno potenziati per il prossimo anno, ed è questo il secondo buon motivo.
Ricordiamo che per le società già affiliate nel 2020 per il rinnovo potranno utilizzare il credito riconosciutogli proprio in questi giorni, pari al 50% di quanto pagato quest’anno; così come potranno utilizzare il rimborso pari al 25% dei tesseramenti per tesserare nel 2021. Quindi in pratica l’affiliazione sarà a “costo zero” e i tesseramenti saranno pagati il 25% in meno.
Per il mondo amatoriale affiliarsi e tesserarsi alla Federazione vuol dire accedere ad una delle coperture assicurative più complete. “E’ questo il nostro punto di forza, non ben compreso negli anni passati ma che invece adesso sta cominciando a farsi strada anche tra i più scettici.” ricorda il consigliere federale.
La copertura per il 2021 prevede significativi miglioramenti, il primo dei quali riguarda l’introduzione della diaria da gesso di 20 euro al giorno, che partirà dal 6° giorno di applicazione del gesso o del tutore a seguito di frattura.
“Abbiamo studiato le statistiche – ci dice Crisafulli – e ci siamo resi conto che si tratta di una delle eventualità più frequenti. Molto superiore, per fare un esempio, alla diaria da ricovero dopo il quinto giorno che propongono diverse coperture assicurative. Le statistiche ci dicono infatti che il tempo medio di ricovero in Italia, per un qualsiasi infortunio, è di sei giorni… quindi di fatto una diaria di questo genere non avrebbe generato nessun rimborso.”.
Per capire invece il valore della “diaria da gesso” forniamo un esempio: in caso di una frattura che comporta 35 giorni di gesso, il tesserato si vedrà riconosciuto un importo di 600 euro più la liquidazione del danno secondo tabella lesioni.
Ricordiamo che la liquidazione del danno verrà calcolata sottraendo la percentuale di invalidità della lesione dalla franchigia e moltiplicato per il massimale. Per essere ancora più chiari, una frattura che prevede 35 giorni di gesso e che, da tabella lesione, prevede un’invalidità del 10%, darà diritto ad un rimborso che sarà calcolato nel seguente modo:
Diaria da gesso: 35 giorni – 5 giorni di franchigia = 30 giorni x 20 euro al giorno = 600 euro
Indennità infortuni: Invalidità 10% – franchigia 7% = invalidità 3% x 80.000 euro (massimale) = 2400 euro.
Pertanto dal 2021 la franchigia sarà del 7% sia per infortuni in gara che in allenamento. Si apre inoltre un’opportunità importante e sicuramente vantaggiosa: quella di diminuire la stessa franchigia al 5% sia in gara che in allenamento ed aumentare il massimale Morte ed Invalidità permanente (da euro 80.000 ad euro 120.000) a fronte di pagamento di euro 28,00 supplementari al costo del tesseramento.
Difficile trovare di meglio!