L’ennesima tragedia della strada che ha coinvolto una giovane ciclista, Sara, è un problema non solo del nostro sport ma di civiltà, legato alla cultura del rispetto, all’educazione civica, alla realizzazione di infrastrutture, alla realizzazione di città più a misura d’uomo.
Lavoriamo da tempo per migliorare la sicurezza in gara, ambito di nostra competenza. Abbiamo invece meno strumenti per intervenire quando si parla di sicurezza in allenamento, se non attraverso la continua formazione del personale che accompagna i nostri ragazzi sulle strade. Il problema è soprattutto legato alla realizzazione di infrastrutture in grado di garantire l’uso sicuro della bicicletta. Non esistono segreti, se non quelli di prendere ispirazione da quanto accade nei paesi da questo punto di vista più avanti di noi.
Per questo negli scorsi anni la Federazione Ciclistica Italiana, al pari di altre organizzazioni in rappresentanza degli utenti della bicicletta, ha presentato una serie di proposte la maggior parte delle quali sono state disattese.
E’ arrivato il momento di dire basta. Non avendo avuto riscontro in questi anni, come organismo sportivo non ci resta che appellarci al nostro referente presso il Governo, ovvero il Ministro Abodi, affinché almeno lui riesca a dare concretezza alle tante richieste che arrivano dalla società civile per fermare questa continua carneficina.
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1 day ago
Un'altra tragedia sconvolge il nostro mondo. La Federazione Ciclistica Italiana si unisce al dolore della famiglia e degli amici di Sara, una giovane atleta che aveva ancora tanto da dare.
Un pensiero affettuoso a chi l’ha conosciuta e amata, in un momento che segna profondamente tutta la nostra comunità e che impone una seria riflessione riguardo la sicurezza sulle strade, affinché si possa mettere fine a questi drammatici episodi.
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2 days ago